Ultimo assalto a Esatto per Tasi e Imu. Il direttore allo sportello
Un rituale che si rinnova puntuale in concomitanza con le scadenze dei tributi. E che anche questa volta non ha fatto eccezione. Nell'ultimo giorno utile per il pagamento del saldo della Tasi sulla prima casa e dell'Imu per tutti gli immobili diversi dall'abitazione principale, i triestini hanno ancora una volta preso d'assalto gli uffici di Esatto, mentre lunghe code si sono formate anche agli sportelli degli istituti bancari e degli uffici postali, questi ultimi particolarmente affollati di utenti in coda per il pagamento dei bollettini. Dunque un'autentica giornata di passione per i contribuenti. L'ennesima.
Una giornata iniziata presto: ben prima dell'orario di apertura degli sportelli di piazza Sansovino, un'ottantina di persone si era già messa pazientemente in fila. Alcuni, per non correre rischi, si sono presentati davanti agli uffici prima delle 8, con un'ora abbondante di anticipo. Quella di ieri non è stata però l'unica giornata “bollente” sul fronte tributi: nel corso dell'ultima settimana, la media giornaliera di utenti che si è recata agli sportelli di Esatto, si attestava a quota 500. Il picco si è registrato lunedì, quando è stato sfiorato il tetto delle 600 presenze. Ma anche i numeri di ieri non sono stati di poco conto: intorno alle 10 e 30 la macchina che eroga i biglietti segnava già il numero 152, mentre veniva servito l'utente 45. Intorno a mezzogiorno cifre pressoché raddoppiate: 242 biglietti staccati e servizio fermo al numero 98. In sostanza tempi d'attesa che oscillavano tra le due e le tre ore. E questo nonostante la notevole mole di lavoro svolta dagli operatori di Esatto: 8 impiegati agli sportelli ed un paio di addetti che si alternavano al banco informazioni, direttore compreso, per i chiarimenti più semplici o per la sola stampa del bollettino.
«Ho venduto un magazzino a giugno, ma il bollettino che ho pagato, per non incappare in sanzioni, contemplava un anno intero di tributi». «Adesso sono qui a chiedere la restituzione di quanto versato in più: il problema è che sto perdendo giornate intere in fila. Ieri avevo 200 persone davanti e ho desistito. Oggi ci riprovo sperando di avere più fortuna». Molteplici le situazioni che si perdono nel ginepraio della burocrazia. «Ho acquistato di recente un immobile, ma non mi è mai arrivato nessun bollettino della Tasi», spiega Claudia. «Mi è stato detto che dovevo consegnare il certificato di acquisto. Sono letteralmente caduta dalle nuvole ed è la quarta volta che vengo qui, ma siccome lavoro e devo chiedere dei permessi limitati, non riesco mai a parlare con un operatore». Ivana invece vuole vederci chiaro perché «le cifre da pagare sono altissime, in pratica raddoppiate rispetto al passato». Per Sofia infine un problema di pertinenze: «Due giorni fa ho scoperto che un locale non mi è stato considerato come pertinenza dell'abitazione principale», racconta. «Adesso mi trovo nella spiacevole situazione che, per una differenza di due soli euro, devo rifare tutte le pratiche, compresa la compilazione del modello F24.
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