Ultima chiamata per Porto San Rocco srl

Dopo cinque flop, prevale l’ottimismo per la sesta asta. Base fissata a 8 milioni e 100mila euro. Offerte entro le 12 di domani
Di Riccardo Tosques
Lasorte Trieste 13/10/16 - Muggia, Porto S.Rocco
Lasorte Trieste 13/10/16 - Muggia, Porto S.Rocco

MUGGIA. «C’è un grande fermento di investitori italiani ed esteri: speriamo sia davvero la volta buona». Marco Pacini, amministratore dei condomini che compongono borgo San Rocco, traspare ottimismo. Entro le 12 di domani si chiuderanno i termini per l’ultima, anzi, l’ultimissima asta per l’acquisizione del patrimonio immobiliare muggesano lasciato dalla Porto San Rocco srl. Esattamente 8 milioni e 100mila euro la cifra complessiva per portare a casa il compendio immobiliare situato nella località di Porto San Rocco. Sul piatto ci sono 305 unità immobiliari, di cui 117 adibite a civile abitazione-alloggi turistici (alcune delle quali arredate), 11 locali commerciali, 22 cantine, 152 posti auto coperti e tre scoperti, dislocate in 13 Umi (Unità minime di intervento) ripartite in sette condomini.

La procedura della messa in liquidazione della Srl - da non confondere con la Porto San Rocco Spa, che si occupa invece della gestione del porto turistico muggesano ed è proprietaria dell’hotel, della sala congressi, del ristorante, della piscina, del fitness e di alcuni negozi - è stata attivata già da oltre un anno attraverso una raccolta di offerte private. Ad oggi sono ben cinque le aste andate completamente deserte. La cifra iniziale per l’acquisto era di 15 milioni e 225mila euro, stima di partenza formulata dal consulente tecnico nominato dal Tribunale e proposta il 25 febbraio 2016. La cifra era poi scesa via via fino ad arrivare ai 9 milioni 491mila euro dello scorso ottobre. Dopo le prime quattro aste flop, la cifra era stata ulteriormente ribassata raggiungendo gli 8 milioni e 542mila euro, incassando, però, un altro nulla di fatto.

Ad essere interessato in prima linea sugli sviluppi della vicenda c’è il Comune di Muggia. La Porto San Rocco srl, sulla quale pende la procedura fallimentare, ha infatti omesso di versare l’Ici dovuta per il 2010 e il 2011, l’Imu del 2012, 2013 e 2014, nonché la Tasi del 2014. Dal momento in cui all’Ufficio tributi dell’ente era stato reso noto l’avvio della procedura fallimentare, una volta informata l’Avvocatura, la stessa si era messa all’opera al fine di recuperare il credito dell’ente per un totale di quasi 625mila euro, comprensivo, peraltro, della sanzione amministrativa e degli interessi legali maturati, così come risultante dai sei avvisi di accertamento notificati dal Comune alla società fallita.

Da quando il Tribunale di Roma ha dichiarato il fallimento della Porto San Rocco srl mettendola “in liquidazione” con la sentenza del 19 febbraio 2015, è emerso come il Comune di Muggia rientri di diritto nel gruppo dei quattro creditori muniti di privilegio, insieme al Banco Popolare Società Cooperativa, la Banca Nazionale del Lavoro spa e il Supercondominio complesso di Porto San Rocco, quest’ultimo ente gestore delle aree comuni del comprensorio.

Dopo cinque flop, dunque, la speranza è che entro le 12 di domani, allo studio notarile romano di Alfonso Colucci, luogo deputato per la presentazione delle offerte che dovranno essere intestate poi all’avvocato Paolo D'Agostini, curatore fallimentare, arrivino finalmente delle proposte concrete. A incrociare le dita anche il sindaco di Muggia Laura Marzi: «Speriamo che venga finalmente colta la convenienza dell’affare e quindi vi sia una concreta possibilità sia di soddisfare i crediti vantati anche dal Comune di Muggia, sia di rilanciare tutta l’area in questione».

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