Ugo Guarino, a fine aprile la mostra attesa da 10 anni

«Abbiamo la data. Fine aprile». Non è una battuta. La mostra di Ugo Guarino, attesa da 10 anni, è in calendario al museo Revoltella. «Sarà bellissima» assicura l’assessore alla Cultura Paolo Tassinari. Era il primo impegno preso pubblicamente da assessore. E ora, dopo aver incontrato nelle scorse settimane la Fondazione del Corriere della Sera, è in grado di mettere la parola “inizio” a una mostra di cui a Trieste si parla dal 2005. Le sue opere sono state catalogate da Silvia Magistrali e Francesca Tramma della Fondazione Corriere della Sera.
«Con il Corriere della Sera siamo riusciti a mettere in moto la mostra. Ci siamo visti e stiamo lavorando. Ci sono materiali straordinari. Sarà la mostra dell’estate e dell’autunno inoltrato al Revoltella. A seguire, siccome mi piace cucire assieme le cose, vorrei fare una piccola mostra dei disegni Roberto Sambonet. Sto lavorando a questo con Peppe Dell’Acqua» aggiunge l’assessore alla Cultura. La mostra di Guarino sarà la mostra di quest’anno. L’evento. Quella di Sambonet (“I volti dell’alienazione”), invece, arriverà dopo essere stata a Roma, Milano e Ferrara. Raccoglie 70 studi e 40 disegni dell’artista e designer milanese realizzati nel 1952 nel manicomio di Juqueri a cinquanta chilometri da Sa Paolo in Brasile.
«Dov’è Ugo Guarino? Potrebbe intitolarsi così un nuovo incontro da dedicare al grande vecchio dell’illustrazione ironica, nonché disegnatore, pittore, giornalista, scultore, attivista ed (ex) giramondo. Perché mesi fa il Museo Revoltella di Trieste aveva organizzato una serata proprio per il suo illustre concittadino e l’aveva intitolata “Chi è Ugo Guarino?”. Doveva essere il prologo a una super mostra pensata per l’estate, dopo che la si era già immaginata per altre stagioni precedenti» si chiedeva lo scorso ottobre Maria Teresa Veneziani nel blog chiamato “Buonenotizie” del Corriere della Sera. Alla mostra triestina dovrebbe essere presente anche Ugo.
«Non lo conosco personalmente, ma so che ci sono molti amici che lo vorrebbero qui», aggiunge Tassinari. Da Fulvio Rogantin, il primo a pensare a una mostra di Ugo, al fotografo e giornalista Claudio Ernè. Poi ci sono Peppe Dell’Acqua e Franco Rotelli, gli eredi di Basaglia. A premere per la mostra c’è Michele Zanetti, presidente della Provincia negli anni della riforma psichiatrica, proprietario di diverse opere di Guarino. Guido Botteri, ai vertici della Rai regionale e del Teatro Stabile in quegli anni, ha pronto un libro libro sulle vignette della Cittadella. «Ugo Guarino (87 anni) adesso trascorre le sue giornate nella Casa-famiglia dell’Istituto dei ciechi di via Mozart di Milano, grazie alla stima e alle attenzioni che gli ha voluto dedicare il commissario della struttura Rodolfo Masto - scrive Teresa Veneziani - . E qui, lui che è agnostico, ha trovato anche un’altra amica, suor Annalisa: che si presta a fare da ponte con la redazione di via Solferino e ogni mattina passa con un bel sorriso a portargli il Corriere». E a ritirare le vignette che continua a sfornare per la pagine delle lettere del Corsera. In attesa di un invito dalla sua città che ora sembra sia partito davvero. «Durante il 2013 la città di Trieste programma una rassegna dedicata a Guarino» si legge nella breve biografia su Wikipedia. Durante il 2015 la città di Trieste realizza il programma.
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