Venerdì l’addio al fotografo Ugo Borsatti: un convegno e una mostra per omaggiarlo

L’assessore Rossi propone un doppio tributo culturale e storico per onorare il maestro scomparso a 98 anni

Laura Tonero
Ugo Borsatti in una foto inedita
Ugo Borsatti in una foto inedita

Chi gli voleva bene e chi ammirava il suo lavoro potrà riservare un ultimo saluto al maestro Ugo Borsatti venerdì prossimo, 28 marzo alle 10, nella cappella di via Costalunga. Un momento per ricordare i suoi scatti, il suo spirito, il suo sorriso e i suoi occhi vispi.

La notizia della morte del decano dei fotografi triestini ha toccato la città, da sempre affascinata dalle sue immagini che, scatto dopo scatto «hanno catturato l’anima della nostra terra – così il governatore Massimiliano Fedriga – lasciando un’eredità di valore inestimabile».

La Storia nell’obiettivo: il mondo visto attraverso le foto di Ugo Borsatti
Ugo Borsatti fotografato da Andrea Lasorte qualche anno fa

L’assessore alla Cultura Giorgio Rossi si sta già muovendo per omaggiare la figura di Borsatti. «Tutta l’area cultura del Comune – ricorda – aveva con lui un rapporto speciale: attraverso i suoi occhi, il suo obbiettivo, ha raccontato la storia, la gente di Trieste».

Così, appresa la notizia della scomparsa del grande fotografo, Rossi, ricordando «la mostra organizzata nell’ambito delle celebrazioni per i 70 anni del ritorno di Trieste all’Italia», punta ora a organizzare alcune iniziative per ricordarlo. «Voglio coinvolgere anche i colleghi di Borsatti – anticipa – chi nel silenzio e con discrezione ogni giorno immortala e racconta quello che accade in questa città, per organizzare per l’inizio dell’estate un convegno e ricordare la figura di Borsatti, la Trieste raccolta dai suoi scatti, la sua anima».

L’altra idea dell’assessore è quella di mettersi al lavoro per portare al Magazzino 26, entro fine anno, una mostra dedicata al maestro, una sua retrospettiva: «Sarà un modo per guardare Trieste attraverso i suoi occhi». Nello stesso contesto, Rossi intende dare visibilità anche ad altri fotografi triestini «per rendere omaggio a questo lavoro, al valore dell’attività di questi professionisti». Le iniziative saranno finanziate dal Comune di Trieste.

Il negozio di via Gatteri di Foto Omnia, aperto da Borsatti nel 1961, è ancora lì, intatto ma chiuso, con le vertine negli anni allestite anche all’angolo con via Ginnastica, con le grandi foto di Borsatti a rapire lo sguardo dei passanti. Riproduzioni di immagini contenute nell’archivio di Foto Omnia, dal 6 febbraio 1995 dichiarato di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica.

Dallo scatto esposto al Moma di New York all’iconico “Bacio”: Trieste attraverso le foto di Ugo Borsatti
Nello scatto di Ugo Borsatti il 26 ottobre 1954 la folla in piazza Unità festeggia il ritorno all'Italia (Foto Omnia di Ugo Borsatti, proprietà della Fondazione CRTrieste)

Quei 350 mila negativi sono stati acquistati dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Trieste e, dal 2007, sono depositati nella Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte.

Lo scorso anno, a seguito della dichiarazione dell’interesse culturale, da parte della Soprintendenza dei beni archivistici della Regione, dell’archivio conservato nel negozio di Borsatti, il Comune ha deciso di acquisire la parte restante del patrimonio, comprensiva della documentazione organizzativa dell’attività.

Così sono conservate anche le agende con gli appuntamenti che Borsatti aveva annottato per fare dei servizi fotografici, diversi documenti contabili, alcune macchine fotografiche, dei fondi fotografici personali di Ugo e della sorella Lucia. L’intero patrimonio consta di circa 500 mila beni che il Comune potrà valorizzare. —

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