Uffici regionali, sanità e scuola: riparte la caccia al posto fisso
TRIESTE La Regione cerca, per la Direzione centrale Lavoro, un assistente amministrativo-economico, categoria C, e uno specialista amministrativo-economico, categoria D. Non sono però i “soliti” concorsi. Dopo sette anni di blocco, l’amministrazione torna ad assumere a tempo indeterminato. Ed è la prima a farlo in Italia, restituendo così il sogno del posto fisso a tanti sopravvissuti a un lungo periodo di precariato.
Non a caso pare che a Palazzo stiano arrivando centinaia di domande. Il dettaglio, informa la direzione, sarà ufficializzato solo dopo la scadenza fissata alle 12 di venerdì 1° febbraio.
Il contesto è quello di una stagione di concorsi che ha visto negli ultimi tempi molto attivo il settore sanitario. Dopo i 173 posti per infermiere messi a bando nel 2016, nel 2017 se ne sono aggiunti 466 e ora una nuova chiamata offre 545 contratti full time. Un totale di 1.184 nuovi sanitari nell’arco di un triennio, ma si arriva a quota 1.500 aggiungendo gli Oss assunti dalla graduatoria di un bando inizialmente per 188 posti. E secondo i sindacati – preoccupati per il taglio dell’1% sulla spesa per il personale che, secondo le prime stime, potrebbe tradursi in 300 posti in meno nel Ssr – a breve ne seguirà un altro.
Nel sito della Regione compaiono pure le selezioni per tre direttori per l’Erpac e uno per il servizio coordinamento Politiche per la famiglia, oltre che per tre dirigenti medici. E pure nella scuola si va a caccia di un posto, da preside stavolta. In Fvg ne servono una settantina, alla prova scritta sono arrivati in 148.
La novità che riguarda la Direzione Lavoro è stata resa possibile dalla manovra nazionale. Il blocco dell’inquadramento a tempo indeterminato disposto dal governo Monti varrà ancora, fino a novembre di quest’anno, per la presidenza del Consiglio dei ministri, ministeri, enti pubblici non economici, agenzie fiscali e Università. Ma il turnover al cento per cento (esce un dipendente che va in pensione, entra un nuovo assunto) viene ripristinato nel resto della pubblica amministrazione. E dunque anche nel Comparto unico del Friuli Venezia Giulia.
Con tanto di risorse che Roma ha stanziato per l’operazione ricambio. Il fondo per le assunzioni a tempo indeterminato è stato infatti rifinanziato con 131 milioni per il 2019, 292 per il 2020, 384 per il 2021. «La Pa deve tornare a correre», la sintesi del ministro Giulia Bongiorno nel precisare che l’obiettivo è di inserire in pianta organica persone «formate, che vadano nei settori strategici: digitalizzazione, semplificazione e uso dei fondi Ue».
La Regione Fvg ha deciso innanzitutto di rafforzare la Direzione Lavoro, in previsione di una super attività nei Centri per l’impiego, che verranno chiamati a gestire la partita del reddito di cittadinanza. Per il ruolo di assistente amministrativo-economico la direzione chiede un diploma di scuola superiore di secondo grado con corso di studi almeno quadriennale, la conoscenza dell’inglese e dell’utilizzo degli applicativi informatici di base e strumenti web. Per lo specialista il bando prevede invece il possesso di laurea in giurisprudenza, scienze politiche, economia e commercio, sociologia, psicologia, pedagogia, scienze dell’educazione, scienze della formazione primaria, conservazione dei beni culturali, filosofia, lettere, scienze della comunicazione, ovvero di laurea di primo livello con aggiunta di esperienza professionale retribuita di durata non inferiore a 24 mesi maturata a partire dal 1° gennaio 2015 nei settori delle politiche attive del lavoro, orientamento e accompagnamento al lavoro, supporto allo sviluppo di carriera, formazione e selezione del personale.
La Regione ha avuto il via libera dopo la convenzione firmata con il ministero del Lavoro per quanto riguarda il piano di inclusione che prevede appunto il consolidamento dei Cpi. A disposizione del Fvg ci sono 800 mila euro per avviare un programma di assunzioni. «Sarà importante che vengano ricostruite le graduatorie, che al momento mancano», dice, soddisfatta, Alessia Rosolen, assessore al Lavoro. Una volta assunte le due figure ci sarà la possibilità di “pescare” gli aspiranti classificati alle spalle dei vincitori del bando, che potranno entrare in Regione a tempo determinato. —
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