Ucciso dai bracconieri Perun, il grifone salvato a Cherso
FIUM La notizia è di quelle tristi, specie per chi ama la natura e i suoi abitanti. Il grifone Perun, rimesso in libertà due mesi fa dal Centro recupero avvoltoi dalla testa bianca, che si trova a Caisole (Beli), sull'isola di Cherso, è stato quasi certamente ucciso in Montenegro da un cacciatore di frodo.
Le penne del maestoso rapace, specie severamente protetta in Croazia, sono state rinvenute nell'area delle saline in località Dulcigno (Ulcinj). Accanto trovato il bossolo di un fucile a pallettoni, utilizzato nella caccia ai volatili.
Purtroppo la sua esistenza è stata tragicamente stroncata dal balordo di turno, che ha voluto uccidere il grifone per trasformarlo probabilmente in trofeo. Perun era stato per un certo periodo curato nella struttura assistenziale isolana, nota per la qualità delle operazioni di recupero degli avvoltoi, da decenni il simbolo dell'isola quarnerina, dove non è raro, anzi, vederli volteggiare in aria alla ricerca di cibo, ossia di carogne di animali.
Il giovane esemplare era stato rinvenuto ferito e bisognoso di cure, che infatti aveva avuto a Caisole, piccola località sull'estremità settentrionale dell'isola. Lo scorso settembre c'era stato il rilascio, per la gran gioia dei responsabili e collaboratori del centro chersino, che avevano dotato Perun di localizzatore Gps per seguirne i movimenti. Il nostro volatile aveva sorvolato nelle prime settimane le isole altoadriatiche di Cherso, Lussino, Veglia, Plauno (Plavnik), Pervicchio (Prvic), San Gregorio e Arbe, soffermandosi spesso nelle zone dove gli avvoltoi nidificano e che si trovano sulle pareti di roccia a strapiombo sul mare.
Ad un certo punto, Perun aveva deciso di puntare il becco a sud, partendo in compagnia del grifone di nome Jadran. Una coppia affiatata che dapprima era passata sopra l'isola di Pago e quindi volato lungo le coste della Dalmazia, senza mai abbandonare con la vista la distesa marina adriatica. Dopo giornate di volo, il nostro avvoltoio aveva deciso di fare tappa nelle saline di Dulcigno, fermata che aveva preoccupato gli ornitologi e biologi di Caisole.
È un territorio dove la caccia di frodo è un'attività molto praticata, a cui le locali autorità tentano inutilmente di porre freno. Proprio per tale motivo, l'associazione ambientalista croata Biom, che collabora con il centro chersino, si era messa in contatto con l'organizzazione montenegrina che si occupa di tutela e studio degli uccelli, nell'ambito delle iniziative di partenariato Birdlife.
Gli ambientalisti di Biom avevano chiesto ai colleghi montenegrini di stabilire il luogo dove si trovava Perun e bisogna dire che non c'era voluto molto per avvistare il grifone. E la su atragica fine. —
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