Ucciso a coltellate nel suo alloggio. Sotto torchio l’anziano convivente

Il corpo di Mauro Vazzano, 43 anni, trovato ieri mattina in via Santi 7. La morte risalirebbe però a oltre 10 giorni prima
Lasorte Trieste 14/08/18 - Via Santi 7, Gretta, Caso di Presunto Omicidio
Lasorte Trieste 14/08/18 - Via Santi 7, Gretta, Caso di Presunto Omicidio

TRIESTE Morto da più di dieci giorni, ucciso, colpito più volte all’addome con un’arma da taglio. Il cadavere del triestino Mauro Vazzano, 43 anni, è stato ritrovato ieri mattina nel suo appartamento al terzo piano di via Santi 7, nel rione di Gretta. L’uomo era riverso sul suo letto, tra le lenzuola sporche di sangue e sul suo corpo diverse profonde ferite inferte probabilmente da un coltello da cucina.

Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Matteo Tripani, sono condotte dalla Squadra Mobile della Questura e dal Nucleo di polizia giudiziaria della Polizia locale. Si indaga per omicidio e nel mirino degli inquirenti ci sarebbe già un uomo, novantenne, che da circa un anno conviveva con la vittima e sottoposto già ieri pomeriggio ad un lungo interrogatorio. Avrebbe ucciso il coinquilino e vegliato il suo corpo per oltre una settimana.

Il cadavere dell’uomo era già in stato di decomposizione, a tal punto che a lanciare l’allarme che ha consentito alle forze di polizia di scoprire il corpo di Vazzano sono stati i vicini di casa, infastiditi dal forte odore che proveniva da quel piccolo appartamento. L’omicidio dell’uomo dunque risale a diversi giorni fa. Già lo scorso venerdì, chi abita negli appartamenti attigui a quello della vittima, aveva avvertito una puzza nauseabonda. Aveva pensato a qualche animale morto nella zona verde attigua a quel complesso di case popolari. Tra sabato e domenica l’odore si è fatto ancora più intenso, complici anche le elevate temperature; quando ieri mattina era ormai evidente provenisse dall’alloggio di Vazzano, una vicina ha chiamato la Polizia locale. Gli agenti intervenuti contestualmente ai vigili del fuoco hanno suonato ripetutamente il campanello, hanno bussato alla porta ma senza risposta.

A quel punto, proprio mentre i vigili del fuoco stavano predisponendo la forzatura della porta, l’anziano convivente di Vazzano ha aperto, rivolgendosi agli agenti. «Va tutto bene, non ci sono problemi», avrebbe dichiarato. Ma gli agenti della Polizia locale, insospettiti, sono entrati nell’appartamento e arrivati nella camera da letto si sono trovati di fronte alla macabra scena.

Sul posto sono subito intervenuti anche gli uomini delle volanti della Questura, quelli della Mobile e della Scientifica che per ore hanno effettuato i rilievi concentrandosi sulla camera da letto di Vazzano. Sul posto anche il medico legale Fulvio Costantinides che nelle prossime ore procederà con l’autopsia. Alcuni vicini hanno assistito alle prime fasi dell’operazione che ieri mattina ha portato alla scoperta del delitto. Hanno visto la Polizia locale bussare e poi hanno seguito il successivo intervento dei vigili del fuoco e assicurano che quando quella porta è stata aperta, nell’appartamento popolare, il cui contratto di affitto era intestato alla vittima, c’era anche l’anziano convivente accompagnato poi in Questura da una volante della Polizia. —
 

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