Uccise la fidanzata, condanna a 30 anni per Mazzega

Il giudice: omicidio volontario aggravato dai futili motivi. La mamma della vittima abbraccia gli investigatori della Mobile. Il papà: manca Nadia
Udine 3 luglio 2018. Processo Mazzega. Avvocato. © Foto Petrussi
Udine 3 luglio 2018. Processo Mazzega. Avvocato. © Foto Petrussi

UDINE Trent'anni di reclusione: è la condanna pronunciata oggi mercoledì11 luglio dal gup del tribunale di Udine Mariarosa Persico nei confronti di Francesco Mazzega, 36 anni, accusato di aver ucciso, la sera del 31 luglio scorso, la giovane fidanzata Nadia Orlando, 21 anni di Vidulis di Dignano (Udine).

La sentenza di condanna è stata pronunciata in aula dal gup del tribunale di Udine Mariarosa Persico, dopo un paio d'ore di camera di consiglio, al termine del processo che è stato celebrato con il rito abbreviato. Il giudice ha riconosciuto Mazzega colpevole del reato che gli era stato contestato dalla Procura, l'omicidio volontario aggravato dai futili motivi. Il giudice ha dichiarato l'uomo interdetto in perpetuo dai pubblici uffici e in stato di interdizione legale della pena. Lo ha condannato anche al risarcimento dei danni in favore delle parti civili costituite, da quantificare in separato giudizio, con una provvisionale di 200 mila euro ciascuno ai genitori di Nadia e 100 mila euro al fratello.

Fidanzata uccisa, Mazzega può restare a casa

«Grazie a tutte queste persone. Hanno fatto veramente di tutto per aiutarci», ha detto la mamma di Nadia, Antonella, abbracciando in aula, dopo la pronuncia della sentenza, gli investigatori della Squadra Mobile della Polizia di Udine che hanno condotto le indagini. Ad affiancare la famiglia Orlando c'erano anche il sindaco di Dignano, Riccardo Zuccolo, e gli avvocati del Comune e dell'associazione Voce Donna Onlus di Pordenone costituiti parte civile. «Manca la parte principale. Manca Nadia», ha detto il papà Andrea commosso all'uscita dal tribunale.

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