Uccise con un pugno, sei anni e 8 mesi

Questa la pena inflitta col rito abbreviato a Francesco Semeraro che colpì Andrea Bartolini fuori da un bar a Roiano
Foto Bruni 18.04.14 Francesco Semeraro esce dopo l'udienza del GIP
Foto Bruni 18.04.14 Francesco Semeraro esce dopo l'udienza del GIP

Sei anni e otto mesi per Francesco Semeraro, 34 anni, l’ex pugile che ha ucciso a pugni Andrea Bartolini, nato nel 1966 e originario di Ferrara. La condanna - per omicidio preterintenzionale e non dunque volontario - è stata inflitta ieri, al termine del processo celebrato con rito abbreviato, dopo una breve camera di consiglio, dal giudice Laura Barresi. Che ha disposto il pagamento immediato di una provisionale di 17 mila euro ai familiari della vittima in previsione di un probabile processo civile.

In sostanza il giudice Barresi ha accolto le richieste del pm Fererico Frezza che, nella sua breve requisitoria, ha chiesto una condanna a 7 anni di reclusione. Mentre le parti civili rappresentate dagli avvocati Giacomo Forlani e Mario Giordano al contrario hanno visto ridimensionata la loro richiesta di risarcimento della somma di 600 mila euro. I difensori di Semeraro, gli avvocati William Crivellari ed Elisabetta Burla, si sono battuti per l’assoluzione invocando la legittima difesa da parte dell’ex pugile.

Alla formalizzazione del processo del processo si è arrivati dopo che i difensori dell'imputato avevano lavorato a lungo seguendo un filo investigativo alternativo che aveva portato alla presentazione, lo scorso mese di maggio, di due perizie di parte (dello psichiatra Calogero Anzallo e del medico legale Alessandro Peretti in cui l’ipotesi prevalente era quella di una provocazione da parte della vittima, con due pugni sferrati dall’ex pugile, uno al volto e l'altro all'addome, quasi per difendersi più che per aggredire) e di un dossier contenente alcune testimonianze raccolte proprio durante le loro indagini alternative.

L’episodio è accaduto la sera del 15 novembre 2012 in via dei Moreri, a Roiano. All’inizio pareva solo una banale lite - senza gravi conseguenze - davanti a un bar tra due che avevano alzato il gomito. Invece i due pugni sferrati da Semeraro hanno portato Bartolini, di lì a poche ore, alla morte. Tutto, quella sera, è nato dalla provocazione di Bartolini che era appena uscito dal bar “Tie break” assieme a un gruppo di amici, reduce da un’altra sosta in un vicino locale. Bartolini - nella ricostruzione fornita dallo stesso imputato agli inquirenti - avrebbe cominciato a insultare pesantemente Semeraro. Quest’ultimo, anziché prudentemente allungare il passo, ha risposto alle asserite offese. Sempre secondo la ricostruzione dell'accusato, Bartolini a quel punto gli ha piazzato una violenta testata. Semeraro ha risposto con i pugni. L'altro è crollato sull’asfalto privo di sensi. Semeraro ha continuato a picchiarlo sferrandogli quando era riverso a terra anche alcuni calci. Senza mai fermarsi. Con incredibile violenza. Al culmine della lite l’ex pugile ha urlato «Io ti spacco, io ti ammazzo». Una donna affacciata alla finestra di una casa lì accanto ha visto il massacro sotto i suoi occhi, in diretta. Ed è stata lei poi a dare l’allarme chiamando un’ambulanza del 118.

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