Tuzzi: «Siamo alternativi a destra e sinistra Puntiamo a fare come minimo il 18,1%»
«Anche se sappiamo che rispetto alle elezioni amministrative del 2002 il panorama politico è cambiato, noi contiamo di prendere dal 18,1 per cento in su». Erminio Tuzzi, candidato sindaco delle liste Italia di Mezzo, civica Per Gorizia e Per Gorizia Popolari Udeur, vuole ripetere e migliorare il risultato dell’ultima tornata elettorale per la poltrona di primo cittadino. «Quella che cinque anni fa era una lista che correva da sola, oggi è diventata parte di una coalizione. Il nostro schieramento di centro lavora per il solo bene della città. Si tratta di una squadra di alleati che può essere importante anche in vista delle prossime elezioni regionali». Tuzzi e i suoi sono certi che lo sfilacciamento degli schieramenti di centrodestra e di centrosinistra legato alle questioni inerenti la famiglia rilancerà a livello nazionale - e quindi anche locale - le forze più moderate. «La famiglia è la cellula fondamentale della nostra società e i contrasti su questo argomento tra i partiti di centro e le ali estreme faranno il nostro gioco», assicura il candidato sindaco.
«Puntiamo molto sul fatto che molta gente non si ritroverà più né da una parte, né dall’altra a causa delle frange di estrema destra e di estrema sinistra che terranno in scacco i moderati di ciascun lato. Per ottenere un buon risultato noi contiamo sugli elettori più moderati perché bisogna guardare oltre». Per Tuzzi costringere gli italiani a dover scegliere tra due schieramenti opposti non ha senso, suona come antistorico: «Voler dividere assolutamente gli italiani in destra o sinistra è una forzatura.
Può funzionare nei paesi anglosassoni, ma non si addice alla nostra realtà, non è attuabile perché quello italiano è un popolo di centristi». «Bisogna tornare alla tolleranza e al rispetto reciproco», è l’invito del candidato sindaco. Ricordando che la lista civica Per Gorizia non è nata in occasione di questa tornata elettorale, ma che è nata nel 2002 con Antonio Scarano e che ha messo propri rappresentanti in nove consigli di quartiere su dieci (è rimasto escluso solo quello di Piuma-San Mauro-Oslavia), in caso di ballottaggio Tuzzi si vede vincitore. «Se andiamo al secondo turno con la sinistra, i moderati della Casa delle libertà dovranno venire con noi; viceversa se andiamo al secondo turno con la destra si avvicinerà la sinistra meno radicale. Una frammentazione come questa non si era mai vista e questo può essere positivo per una lista civica come la nostra».
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