«Tutto esaurito»: niente albergo per i militanti di CasaPound
TRIESTE «Mi dispiace, tutto esaurito». È la frase che, in questi giorni, si sono sentiti ripetere dagli addetti alla reception di hotel e residence molti militanti di CasaPound, impegnati a organizzare la trasferta a Trieste per il raduno nazionale del movimento in programma il 3 novembre. Se infatti la questione trasporti è stata risolta agilmente con l’organizzazione di pullman privati, la caccia al pernottamento si sta rivelando ben più critica. La presenza di molti turisti in occasione del ponte festivo, l’arrivo di decine di uomini delle forze dell’ordine in città per la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e il timore di disordini avvertito da qualche albergatore, rischiano di rovinare i piani ai manifestanti. Costringendoli a ripiegare su strutture diverse come affittacamere e b&b.
In città nel giorno del raduno sono attesi numerosi pullman, specie dal Nord Italia. Altre persone o gruppi meno numerosi si muoveranno invece in maniera autonoma. Alcuni ripartiranno da Trieste la sera stessa, altri passeranno la notte qui. Corriere sono state organizzate da Milano, Roma, Torino, Bolzano, Aosta, dal vicino Veneto, dal Trentino Alto Adige, dall’Umbria. Anche sui social media, si trovano indicazioni pubblicate dai militanti delle sedi di diverse città, che segnalano la possibilità di prenotare ancora posti in pullman. Indicativamente si prevede che da fuori regione arrivino non più di 1.500-1.600 persone. Alcune potrebbero spostarsi anche in treno.
La Questura sta monitorando la situazione nei minimi dettagli, tenendo sott’occhio arrivi e pernottamenti. Arrivando in gruppo, i partecipati al corteo hanno cercato strutture ricettive con più stanze a disposizione. Ma molte, come detto, non li hanno accolti. «Per quelle giornate hanno già prenotato con largo anticipo bersaglieri, carabinieri, altre appartenenti alle forze armate in vista della Festa dell’Unità nazionale - precisa il presidente provinciale di Federalberghi Guerrino Lanci -. Inoltre c'è anche un ponte interessante, e molte camere sono già state opzionate da turisti in arrivo da altre regioni d'Italia e dall'estero, specie dall’ Austria. Una serie di concomitanze che fanno sì che gli alberghi dispongano di una o due stanze, non di più».
Facendo un rapido giro tra gli altri albergatori, nessuno conferma di aver siglato convenzioni o registrato la prenotazione di comitive di CasaPound. A microfoni spenti però, con la raccomandazione «questo non lo scriva», alcuni rivelano di aver accettato le prenotazioni di una o due stanze ma non di gruppi, anche poco numerosi, «per non rischiare di avere problemi». Anche se, va detto, attraverso sistemi come Booking chiunque può aver prenotato camere in un qualsiasi albergo o in altre tipologie di strutture ricettive senza specificare il motivo del viaggio a Trieste. «Io non ho comunque evidenza di particolari difficoltà, - sostiene Francesco Clun, responsabile provinciale Casapound -. Noi abbiamo siglato alcune convenzioni con strutture ricettive, ma ci sono anche altri che intendono partecipare al corteo e si sono arrangiati autonomamente, prenotando per conto loro. In quei casi non so se ci siano state criticità. In ogni caso la nostra presenza contribuirà a far lavorare gli alberghi cittadini».
Tornando al corteo Clun specifica che «un servizio d'ordine interno vigilerà sul buon esito della manifestazione, evitando qualsiasi tipo di problema durante il percorso. Invitiamo quindi i triestini che si riconoscono nei valore della Patria, a partecipare senza timore». Il tracciato preciso del corteo di Casapound resta però ancora riservato. —
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