Tutti pazzi per l’Erasmus In partenza 431 studenti

Aumentate del 14% le domande accolte. Luca: «Rifarei subito l’esperienza» Giovanni: «Torno da Valencia con più consapevolezza di me stesso»

All’alba dell’Europa, nei secoli in cui nascevano le università, era la norma che lo studente girasse tutta la Cristianità. Nell’Unione europea il programma Erasmus ha ricreato quest’antica fratellanza. Lo sanno bene gli studenti dell’ateneo triestino che parteciperanno oggi all’International Day, l’evento che riassume tutte le attività estere dell’Università - dove le domande accettate per questi progetti sono aumentate del 14% nell’anno accademico 2016-17 e sono 431 su un totale di oltre 700 - e che si terrà oggi nell’aula magna dell’edificio H3 dalle 15.30. Parteciperanno sicuramente i giovani che l’Erasmus lo fanno al contrario, perché invece di andare via da Trieste sono gli ospiti arrivati per studiare nell’ateneo triestino o comunque qui in città grazie all’Ufficio mobilità dell’Università di Trieste.

Appositamente per frequentare la Fondazione ellenica di cultura con un Erasmus Placement, Sofia Zacharaki, 23 anni, è arrivata dalla Grecia centrale, dove ha studiato Letteratura e lingua greca. Un’esperienza che classifica «molto importante e unica, soddisfatta dal lavoro e dalla città e dalla sua ospitalità», tanto che a dicembre finirà il suo periodo, ma lo vuole prolungare fino a luglio. Ad attirarla è il metodo che le persone estranee alla lingua greca usano per impararla. Il suo compito: professoressa di lingua greca per italiani adulti. Dal Nord della Spagna, vicino alla Galizia, viene invece Heriberto Lois, 20 anni. «So l’italiano quanto basta per sopravvivere, ma sto imparando molto di più qui». Studia biologia, in lingua italiana, fino a giugno, alternandosi tra corsi triennali e specialistici. «Lezioni che in Spagna forse sono un po’ più facili», confessa. La sua prima scelta era stata Catania, agli antipodi, ma «l’università siciliana non ha rinnovato l’accordo Erasmus» e quindi Trieste è stata la sua meta obbligata.

L’opportunità che gli dà l’Erasmus non la sostituirebbe con nulla, «anche se all’inizio è difficile, devi sistemare la tua vita, ma conoscere tanta gente, usare la lingua senza problemi, direi che è un’esperienza che definirei quasi obbligatoria». Tanto ammaliato dalla Spagna invece è Luca Benci, triestino, 29 anni, che dopo l’Erasmus e per fare la tesi a Las Palmas de Gran Canaria, è tornato nella penisola iberica, questa volta a Malaga con i fondi di Garanzia giovani, per lavorare in uno studio di architettura. Nei suoi nove mesi e mezzo di esperienza voleva «vivere all’estero e rapportarsi con un livello di architettura che ipotizzo più alto in Spagna». E poi riflette: «Rifarei questa esperienza per tutta la vita, non capisco chi non fa l’Erasmus».

Appena rientrato da Valencia, invece è un altro triestino, Giovanni Spinelli, 23 anni, un probabile futuro avvocato, che si è giostrato per sei mesi tra esami in “derecho civil, derecho notarial, garantia del credito, derecho tributario y financiero” grazie ai quali ha potuto valutare un sistema che la Spagna «dimostra essere molto più pratico». Tanto che ora vanta, dice, «maggiori sicurezze ed esperienza, più consapevolezza di me stesso». Insomma tutti pazzi per l’Erasmus con tanti motivi diversi. Concetti che esprimeranno sicuramente oggi, all’International Day, organizzato dall’ufficio per la mobilità internazionale dell’ateneo.

Nel corso dell’evento sarà illustrato agli studenti il bando Erasmus+ Studio per il 2017-2018. L’appuntamento sarà l’occasione per presentare anche gli altri programmi di scambio internazionali e le opportunità di borse di studio per mobilità all’estero. Dalle 15.30 sarà aperta una fiera, nell’atrio antistante l’aula magna dell’H3, a cui parteciperanno delegati di Esn (Erasmus Student Network), Welcome Office Fvg, Housing Anywhere, il Centro Linguistico di Ateneo e gli studenti stranieri in scambio a Trieste, che forniranno informazioni e distribuiranno brochure agli studenti interessati. L’evento si aprirà alle 16.30 con i saluti del rettore Maurizio Fermeglia, seguiti dall’intervento del delegato del rettore alla mobilità internazionale, José Francisco Medina Montero. Si proseguirà con la presentazione del bando, che coinvolge 230 atenei partner in 27 paesi europei. Al termine esibizione musicale del Conservatorio Tartini. A conclusione della performance, estrazione di premi per gli studenti che si sono iscritti online all’evento, tra cui ingressi al teatro Rossetti di Trieste e abbonamenti al cinema in lingua inglese offerti dall’Associazione Italo-americana e dal British Film Club. La giornata si concluderà con la presentazione degli accordi di scambio Erasmus+.

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