Tutela minoranze, a Gorizia pari dignità tra sloveno e friulano
di Francesco Fain
Tutelare sempre di più e meglio le minoranze. «E con pari dignità per le lingue slovena e friulana», precisa l’assessore comunale alla tutela delle identità locali, Stefano Ceretta. Questo l’obiettivo di due distinte delibere della giunta Romoli. Delibere molto attese per due motivi: “svelano” quali saranno i progetti futuri dell’amministrazione comunale e giungono in un momento in cui il dibattito sulla legge 38 si è rinfocolato dopo la sentenza del Giudice di Pace che ha evidenziato come i cartelli che indicano le zone blu (con relativi orari) debbano essere anche in sloveno. Entriamo nel dettaglio.
Legge 482
Sono sei i progetti elaborati e presentati alla Regione per ottenere i fondi necessari. Si va dalla previsione di uno sportellista addetto alla lingua friulana assunto a tempo determinato (36mila euro) a pubblicazioni sulla stampa periodica sempre in friulano (13.900 euro); dalla realizzazione di un notiziario informativo quindicinale in friulano sulle attività dell’amministrazione (43.200 euro) all’assunzione temporanea di un traduttore esterno (tremila euro); dalla fornitura di materiale informatico per quelle strutture comunali che utilizzano anche il friulano (3.750 euro) e alla cartellonistica in lingua slovena e friulana (24mila euro).
Legge 38
Parallelamente alla 482 (minoranza linguistiche storiche) c’è la legge 38 che tutela esclusivamente la minoranza slovena. In questo caso sono 9 i progetti presentati, due dei quali riguardanti il Gect. Anche in questo caso si prevede uno sportellista di lingua slovena (38mila euro) oltre a un traduttore ed interprete (altri 38mila), un altro traduttore (collaborazione esterna da 20.750 euro), due interpreti simultanei da destinare al Gect (26.250 euro) e un traduttore qualificato sempre per il Gect (12mila euro). La lista prosegue con la pubblicazione di informazioni istituzionali in lingua slovena sulla stampa periodica (20.400 euro), la realizzazione di un notiziario informativo quindicinale sull’attività dell’amministrazione chiaramente in lingua slovena (43.200) e la fornitura di materiale informatico per quelle strutture comunali che utilizzano anche lo sloveno.
C’è poi la necessità di provvedere alla gestione, aggiornamento e traduzione dei contenuti del sito Internet del Gect che sarà plurilingue. «Progetti importanti - sottolinea l’assessore Ceretta - che hanno come obiettivo la tutela delle due lingue. Già oggi lo facciamo, senza penalizzare nessuno, checché ne dicano certi “falchi” della minoranza slovena».
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