Turisti in treno fino a Miramare per salvare il bivio congestionato

Regione al lavoro per aumentare le fermate a Miramare. L’assessore Amirante: «Puntiamo a partire in giugno»
Elisa Coloni
I pullman turistici al bivio (foto Francesco Bruni)
I pullman turistici al bivio (foto Francesco Bruni)

TRIESTE Potrebbero essere i treni, forse già dall’inizio di giugno, a “salvare” il Bivio di Miramare, intasato dai pullman carichi di turisti. Pullman che, dopo le mareggiate e la frana che ha interessato il versante sotto la strada che porta al castello, non possono più imboccare tale bretella e raggiungere il parcheggio del sito (pure quello danneggiato dalle mareggiate) e sono costretti a far scendere e salire i gitanti in viale Miramare, poco dopo il Bivio: la coabitazione con i bus di linea è complicata, il traffico è spesso rallentato e gli ingorghi, soprattutto nei weekend, sono una costante. Questione calda, che tenderà ad aggravarsi quando ai flussi turistici si aggiungeranno, in massa, gli aficionados del lungomare barcolano.

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L’obiettivo dei vari soggetti istituzionali coinvolti è decongestionare viale Miramare diminuendo il numero di veicoli a quattro ruote diretti al castello, con due alleati: treni e aeroporto. Una “task force” che include la Regione, il Comune con la vicesindaca Serena Tonel e l’assessore Michele Babuder, Trenitalia, la Direzione del Castello di Miramare e il Trieste Airport, è infatti al lavoro per provare a dirottare sulla ferrovia almeno una parte dei turisti in arrivo a Trieste sui pullman, utilizzando, di più e meglio, la stazione di Miramare, di per sé una piccola attrazione turistica. Un’operazione non banale, visto che, con la volontà politica, prima ancora che tecnica, si dovrebbero modificare gli orari dei treni e fare in modo che più convogli si fermino a Miramare (allungando il tragitto per Trieste, seppure di pochi minuti), nelle fasce orarie più gettonate dai gitanti, da metà mattina a metà pomeriggio. Ed è questo l’obiettivo della Regione, da raggiungere prima dell’entrata in vigore dell’orario estivo di Trenitalia, il 9 giugno.

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Il Trieste Airport avrebbe un ruolo chiave, come auspicato a più riprese dal presidente dello scalo Antonio Marano: a Ronchi andrebbero a fermarsi e a sostare i pullman che oggi arrivano fino a Barcola; lì scaricherebbero i turisti, che poi salirebbero sul treno per scendere alla stazione di Miramare, visitare il parco e il castello entrando da via Beirut, e poi ancora, magari, raggiungerebbero il centro città con i bus di linea o via mare da Grignano, recuperati alla fine della giornata dai pullman per il rientro in siti diversi, a seconda delle necessità.

Spiega l’assessore regionale alle Infrastrutture e territorio Cristina Amirante che «stiamo lavorando sull’ipotesi di utilizzare l’aeroporto di Ronchi e far fermare a Miramare i treni della Portogruaro-Trieste. Invece, per quanto riguarda i convogli che già fermano a Miramare, ma non passano per il Trieste Airport, l’ipotesi è quella di far scendere i turisti dalle corriere a Monfalcone, con i pullman che poi potrebbero parcheggiare nel park dell’aeroporto. Stiamo lavorando e potremmo partire con il cambio orario estivo». Fiduciosa che si possa centrare l’obiettivo è Andreina Contessa, direttrice del parco e del Castello di Miramare, da tempo al lavoro per proporre e sollecitare soluzioni utili a risolvere la «situazione complessa che sta vivendo il sito dopo i danni delle mareggiate, con flussi turistici sempre più importanti. È necessario mettere in campo ogni strumento utile a potenziare l’accessibilità con i mezzi pubblici, via mare, con le bici, e certamente anche con il treno: per i turisti, sfruttando il parcheggio del Trieste Airport, ma anche in direzione opposta da piazza Libertà. Penso alle scuole e ai gruppi: con un costo minimo si può scendere alla stazione di Miramare e godersi un’esperienza eccezionale».

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