Turisti in treno fino a Miramare per salvare il bivio congestionato
TRIESTE Potrebbero essere i treni, forse già dall’inizio di giugno, a “salvare” il Bivio di Miramare, intasato dai pullman carichi di turisti. Pullman che, dopo le mareggiate e la frana che ha interessato il versante sotto la strada che porta al castello, non possono più imboccare tale bretella e raggiungere il parcheggio del sito (pure quello danneggiato dalle mareggiate) e sono costretti a far scendere e salire i gitanti in viale Miramare, poco dopo il Bivio: la coabitazione con i bus di linea è complicata, il traffico è spesso rallentato e gli ingorghi, soprattutto nei weekend, sono una costante. Questione calda, che tenderà ad aggravarsi quando ai flussi turistici si aggiungeranno, in massa, gli aficionados del lungomare barcolano.
L’obiettivo dei vari soggetti istituzionali coinvolti è decongestionare viale Miramare diminuendo il numero di veicoli a quattro ruote diretti al castello, con due alleati: treni e aeroporto. Una “task force” che include la Regione, il Comune con la vicesindaca Serena Tonel e l’assessore Michele Babuder, Trenitalia, la Direzione del Castello di Miramare e il Trieste Airport, è infatti al lavoro per provare a dirottare sulla ferrovia almeno una parte dei turisti in arrivo a Trieste sui pullman, utilizzando, di più e meglio, la stazione di Miramare, di per sé una piccola attrazione turistica. Un’operazione non banale, visto che, con la volontà politica, prima ancora che tecnica, si dovrebbero modificare gli orari dei treni e fare in modo che più convogli si fermino a Miramare (allungando il tragitto per Trieste, seppure di pochi minuti), nelle fasce orarie più gettonate dai gitanti, da metà mattina a metà pomeriggio. Ed è questo l’obiettivo della Regione, da raggiungere prima dell’entrata in vigore dell’orario estivo di Trenitalia, il 9 giugno.
Il Trieste Airport avrebbe un ruolo chiave, come auspicato a più riprese dal presidente dello scalo Antonio Marano: a Ronchi andrebbero a fermarsi e a sostare i pullman che oggi arrivano fino a Barcola; lì scaricherebbero i turisti, che poi salirebbero sul treno per scendere alla stazione di Miramare, visitare il parco e il castello entrando da via Beirut, e poi ancora, magari, raggiungerebbero il centro città con i bus di linea o via mare da Grignano, recuperati alla fine della giornata dai pullman per il rientro in siti diversi, a seconda delle necessità.
Spiega l’assessore regionale alle Infrastrutture e territorio Cristina Amirante che «stiamo lavorando sull’ipotesi di utilizzare l’aeroporto di Ronchi e far fermare a Miramare i treni della Portogruaro-Trieste. Invece, per quanto riguarda i convogli che già fermano a Miramare, ma non passano per il Trieste Airport, l’ipotesi è quella di far scendere i turisti dalle corriere a Monfalcone, con i pullman che poi potrebbero parcheggiare nel park dell’aeroporto. Stiamo lavorando e potremmo partire con il cambio orario estivo». Fiduciosa che si possa centrare l’obiettivo è Andreina Contessa, direttrice del parco e del Castello di Miramare, da tempo al lavoro per proporre e sollecitare soluzioni utili a risolvere la «situazione complessa che sta vivendo il sito dopo i danni delle mareggiate, con flussi turistici sempre più importanti. È necessario mettere in campo ogni strumento utile a potenziare l’accessibilità con i mezzi pubblici, via mare, con le bici, e certamente anche con il treno: per i turisti, sfruttando il parcheggio del Trieste Airport, ma anche in direzione opposta da piazza Libertà. Penso alle scuole e ai gruppi: con un costo minimo si può scendere alla stazione di Miramare e godersi un’esperienza eccezionale».
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