Turisti dimezzati, il bus rosso dice addio a Trieste

TRIESTE Era il 2010 quando i bus rossi scoperti a due piani iniziavano a girare per le strade più suggestive della nostra città, portando in giro i turisti, soprattutto quelli con poco tempo, per un tour alla scoperta dei punti salienti di Trieste. Dopo un balletto durato circa un mese, spetta a Fabio Maddii presidente di City Sightseeing Italy srl, pronunciare la parola fine sul capitolo triestino del bus rosso e lo fa numeri alla mano.
«Nel 2011 - spiega Maddii - il servizio a pieno regime era iniziato molto bene con 14.198 persone salite a bordo e prospettive di incremento e consolidamento dei numeri. Poi, per tutti gli anni successivi si è registrato un calo costante: dalle 12.885 persone del 2012 siamo passati alle 10.700 del 2013 fino alle 7.466 del 2014, la metà rispetto al 2011, arrivando al punto di non riuscire più a coprire i costi. Per questo abbiamo dovuto prendere la decisione di eliminare il servizio da questa città».
Secondo Madii «Trieste ha un’offerta estremamente ridotta per i turisti, legata soprattutto alla stagione estiva, un turismo di passaggio che in parte ha penalizzato il nostro servizio. Se un domani ci fosse un imprenditore locale disponibile a riaprire il servizio, saremmo ben lieti di fornire tutto il nostro know how».
Trieste, dunque non è più una delle città italiane in cui è presente il marchio City Sightseeing, che rimane presente a Roma, Firenze, Milano, Napoli, Palermo, Torino, Verona, Sorrento, Pisa, Genova, Padova, Livorno, Messina, Ravenna e Venezia.
La notizia dell’eliminazione dell’autobus rosso è arrivata in prima battuta da Cristina Degrassi, gestore e direttore del servizio per Trieste che spiega: «Il 27 aprile la City Sightseeing Italy srl ha comunicato la sospensione del servizio. Inizialmente la causa sembrava essere la momentanea impossibilità di reperire un mezzo nuovo dall'estero. La mia volontà - dichiara - è di ripristinare il servizio, che ritengo utile e funzionale per i turisti in visita nella nostra città, nel più breve tempo possibile e ringrazio il sindaco Cosolini per l'apertura e la disponibilità dimostratami».
L’anno scorso il bus rosso aveva ripreso le sue corse il 26 aprile, poco dopo Pasqua. Di fronte al ritardo di quest’anno, i gestori del servizio avevano dichiarato che, con ogni probabilità, il pullman a due piani sarebbe tornato a circolare entro breve, perché la società aveva appunto deciso di sostituire il mezzo, anche se non era stato specificato se per problemi tecnici al motore o questioni di altro genere. Insomma, secondo la prima versione ne sarebbe dovuto arrivare un altro, sostanzialmente uguale, che sarebbe ripartito dopo i controlli della Provincia.
Di certo si tratta di un’opportunità in meno che la città offre ai suoi visitatori: l’autobus rosso prevedeva audio guide multilingue e il servizio “hop on hop off” che consentiva di scendere a qualsiasi fermata prevista durante il percorso per risalire in un altro punto conveniente al turista. La partenza era fissata davanti alla stazione marittima, per un tour di un’ora alla scoperta dei luoghi più importanti della città; 48 ore la durata del biglietto, 18 euro il prezzo per un adulto, che scendevano a 9 per i ragazzi fino ai 15 anni, 40 euro per un tour turistico che comprendesse tutta la famiglia.
Il sindaco Roberto Cosolini ha così commentato la perdita del servizio: «I turisti a Trieste sono ogni anno in aumento, ma è anche vero che molta parte della città si gira a piedi e ci sono mezzi di trasporto pubblico come il Tram di Opicina e il Delfino Verde diretto a Muggia. Una modalità utilizzata nelle grandi città qui fa più fatica - ha concluso - ma se c’è una volontà di attivare il servizio con una nuova gestione, il Comune è disponibile a dare il suo supporto».
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