Turismo, operatori soddisfatti: «A Grado abbiamo ospiti che hanno già prenotato per il 2022»
TRIESTE «Un mese da incorniciare». Gli operatori del turismo della nostra regione non nascondono grande entusiasmo. Perché se è vero che la stagione è partita con oltre un mese di ritardo, ora si confermano risultati che, in alcuni casi, hanno superato quelli pre-pandemia. Buone soddisfazioni per operatori della montagna e delle città turistiche, eccellenti per quelli delle località di mare. Anche il Collio, con le sue cantine e gli agriturismi registra ottime prestazioni. «Siamo già occupati al 70% anche fino a metà settembre - anticipa la presidente regionale di Federalberghi Paola Schneider - . Pensavamo che la stagione partisse prima, lo ammetto, ed è un peccato aver perso un bel pezzo di estate, ma ora i risultati sono arrivati, con un turismo di maggiore qualità rispetto ad anni passati».
L’assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emilio Bini parla di «risultati eccezionali», con la prospettiva di poter «allungare questa stagione, tempo permettendo, perché anche per settembre abbiamo prenotazioni a tutte le latitudini, quindi mare, montagna ma anche città d'arte e borghi medievali». Risultati che Bini reputa importanti «non tanto come presenze, ma come valore aggiunto che le presenze stesse hanno dato all'economia della nostra regione. Dietro al turismo - conclude Bini - ci sono un'economia e un numero di posti di lavoro significativi».
Quanti, questa estate, hanno deciso di passare le loro vacanze in Friuli Venezia Giulia arrivano soprattutto dal Triveneto, dalla Lombardia e dall’Emilia Romagna, raccontano gli addetti ai lavori. La componente straniera parla invece austriaco, tedesco, ungherese, cèco e olandese. Nel tracciare un bilancio sull’andamento degli arrivi nel capoluogo giuliano, il presidente di Federalberghi Trieste Guerrino Lanci riscontra come «dopo un mese di giugno sottotono e un luglio discreto, registriamo buoni risultati ad agosto, malgrado il lavoro non risulti di facile gestione visto che le prenotazioni arrivano tutte all’ultimo minuto. Basti pensare che il sold out di Ferragosto l’abbiamo riscontrato una settimana prima; in questo fine settimana le strutture sono piene, ma per il prossimo weekend non abbiamo ancora conferme».
Da Grado Alessandro Lovato, amministratore unico della Git e titolare di uno degli alberghi storici dell’Isola, racconta di «un’estate con numeri da record in termini di presenze, di spesa pro capite, di utilizzo dei servizi. Abbiamo gente per la prima volta in vacanza a Grado che ha già prenotato per la prossima stagione: cose che non ricordo di aver visto prima». Lovato valuta che «la nostra regione sta godendo certamente anche di un po’ di fortuna, ma va riconosciuto che al disastro causato dal Covid si è saputo reagire con un ottimo lavoro di squadra, di collaborazione con PromoTurismo Fvg e anche di coordinamento tra Grado e Lignano: risultati che devono stimolare un ulteriore miglioramento dell’offerta e del sistema». «A Lignano i mesi di luglio e agosto hanno regalato risultati molto simili a quelli del 2019, - fa eco Enrico Guerin, presidente del mandamento locale di Confcommercio Lignano nonché vice presidente regionale di Federalberghi - sia in termini di fatturato che di presenze. Diversa la situazione di inizio stagione: a maggio e giugno eravamo preoccupati perché il calo di presenze si attestava intorno al 50-70% rispetto ai dati pre-pandemia». Antonio Dalla Mora, titolare di un ristorante a Lignano e presidente di Fipe Udine, racconta di «un agosto con tavoli sempre pieni», ma anche di «non poche seccature legate al Green pass, con i turisti che si sono adeguati e dimostrano disponibilità, mentre si possono avere problemi con i gruppi numerosi di amici: basta che uno sia sprovvisto di pass, e devi organizzare il tavolo fuori; e per chi non ha dehors è un problema».
L’assenza delle comitive numerose ha intanto costretto le guide turistiche a modificare la loro proposta, confezionando dei pacchetti rivolti prevalentemente a piccoli gruppi, a coppie e famiglie. «Siamo lontano dai nostri ritmi pre-pandemia - osserva Francesca Pitacco, presidente dell’Associazione guide turistiche Fvg - ma l’atteggiamento dei turisti e la loro voglia di viaggiare ci fanno ben sperare per un proficuo autunno».
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