Turismo, nuovi cartelli a Cormons

CORMONS. Sono esattamente ventitré le nuove bacheche turistiche in procinto di essere installate dal Comune di Cormons in tutto il territorio comunale. Si tratta di veri e propri depliant informativi in formato gigante sui siti dinanzi ai quali saranno posizionati: ognuna conterrà notizie storiche riguardanti la struttura. La spesa per l'allestimento si aggira attorno ai 20mila euro: assieme alle vetrine saranno realizzati anche nuovi cartelli indicatori che possano indirizzare i turisti verso i luoghi di maggior rilievo architettonico, artistico e storico della città. Ma quali sono i siti che verranno interessati dalla presenza di bacheche turistiche? Ville, chiese, anche l'area dell'ex caserma Amadio. Eccole in dettaglio: il borgo rurale di Monticello, sorto attorno al Settecento che ha nel lungo viale alberato la sua peculiarità più affascinante, la casa del Plef Antighe, di origine seicentesca, Villa Italia in borgo Frati, Villa Bassi che durante la Grande Guerra ospitò l'esercito italiano, il Teatro Comunale inaugurato nel 1846, la caserma Giovanni Amadio, intitolata al sottotenente deceduto in un'azione bellica nel 1917, la chiesa di San Mauro risalente con ogni probabilità al Quattrocento, le due chiese di Santa Fosca a Borgnano, quella nuova edificata nel 1825 e quella vecchia risalente anch'essa al Quattrocento, la chiesa di San Rocco consacrata nel 1586, quella di Santo Stefano Protomartire pure realizzata circa seicento anni fa, il borgo rurale di Brazzano ai piedi del colle San Giorgio, le cui origini sono probabilmente longobarde, così come quelle del borgo di Giassico, anch'esso valorizzato da una bacheca.
Ma ci sono anche il borgo di Borgnano, la cui prima citazione storica risale al 1297, e quello di San Rocco in prossimità del torrente Judrio. Ci sono poi anche l'ex Filanda di Brazzano, la chiesa di San Leopoldo, quella di San Quirino, il palazzo Waiz Del Mestri, Palazzo Taccò, Palazzo Del Mestri-Devetag, il nucleo storico ebraico e l'ex Filanda di Cormons. "In questo modo saranno valorizzati siti di grande importanza storica per la nostra città e non solo - spiega il sindaco Luciano Patat - come chiese, ville, borghi caratteristici che potranno essere scoperti e conosciuti dai visitatori. Le bacheche si aggiungono a quelle già esistenti in centro città: in tutto ce ne saranno quindi una trentina a garantire maggior visibilità turistica a Cormons ed alle sue frazioni". L'unico neo in questa sicuramente lodevole iniziativa? L'assenza tra i luoghi valorizzati da una spiegazione storica di quello che è il simbolo cormonese per eccellenza: la statua di Massimiliano in largo Scrosoppi. Una targhetta esplicativa di quello che il manufatto rappresenta e che ricordi le sue peripezie in quest'ultimo secolo sarebbe una buona idea, unita ad una miglior illuminazione notturna del sito.
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