Turismo: nel 2020 crollo del 38% degli incassi dell’imposta di soggiorno in Fvg
Lo rileva l'ultimo studio della Fondazione Think Tank Nord Est, che ha registrato la flessione più significativa a Grado e Trieste
TRIESTE Nel 2020 gli incassi dell'imposta di soggiorno nei Comuni del Friuli Venezia Giulia sono scesi complessivamente del 38% rispetto all'anno precedente, passando da 4,5 milioni di euro a 2,8 milioni. Lo rileva l'ultimo studio della Fondazione Think Tank Nord Est, che ha registrato la flessione più significativa a Grado, dove il gettito è diminuito da quasi un milione di euro a poco più di mezzo milione (-47,5%). Quasi analogo il calo di Trieste, con gli introiti in caduta da quasi 1,8 milioni di euro a meno di un milione (-46,5%).
A Lignano, invece, la diminuzione è stata più contenuta, ma si è comunque passati da oltre 1 milione e mezzo di euro a meno di 1,2 milioni (-25,4%). Quasi azzerati gli incassi a Duino Aurisina (-98,6%), Aquileia segna un -43,9%, mentre gli aumenti registrati in Carnia sono dovuti all'introduzione dell'imposta a metà 2019. In totale sono 10 i Municipi del Friuli Venezia Giulia ad aver introdotto l'imposta: in questi Comuni vale in media tra il 4% e il 5% delle entrate tributarie, con punte di quasi il 9%. Per far fronte alla diminuzione degli incassi, il Governo ha deciso di intervenire, stanziando ben 350 milioni di euro (l'anno scorso in totale furono 400) quale ristoro parziale delle minori entrate derivanti dall'imposta di soggiorno.
I Municipi del Friuli Venezia Giulia hanno ottenuto dallo Stato quasi 1,6 milioni di euro, una cifra che copre il 35,4% degli incassi del 2019, che verranno integrati da una seconda tranche di contributi entro fine ottobre. La quota maggiore dei contributi statali va al Comune di Trieste, che ottiene più di 800 mila euro. Significativo lo stanziamento di risorse anche per le località balneari: a Grado vanno circa 385 mila euro, mentre a Lignano ne spettano quasi 300 mila.
Più contenuta la quota di contributi destinata agli altri Comuni: Duino Aurisina riceve circa 34 mila euro, Aquileia quasi 16 mila, Arta Terme 14 mila, mentre Forni di Sopra, Forni Avoltri, Sauris e Ravascletto ottengono in tutto 9 mila euro.
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