Turismo, è nuovo record con oltre 11 milioni di arrivi
FIUME Un esercito di turisti si sta riposando in questo momento in Croazia, circa 1 milione e mezzo di persone, dislocate specialmente nelle regioni adriatiche. Tenendo conto che la Croazia ha una popolazione che supera di poco i 4 milioni di abitanti, si capisce quale sia l'importanza del settore ricettivo in questo Paese, un'importanza strategica derivante dal poter assicurare (dato 2017) più di 10 miliardi di euro di entrate. Nonostante il boom turistico, ci sono destinazioni in Istria, Dalmazia e Quarnero che hanno ancora posti liberi, specie in alberghi e campeggi, meno presso gli affittacamere.
L'Assoturistica nazionale ha diffuso i dati concernenti i primi sette mesi dell'anno, numeri destinati a fare del 2018 l'anno record, il migliore dall'indipendenza della Croazia. Nel periodo gennaio–luglio, gli arrivi sono stati 11 milioni e 100 mila, con 56 milioni e 300 mila pernottamenti. Per entrambe le voci, la maggiorazione su base annua è stata del 6%. Ricordiamo che il 2017 era stato definito un anno fantastico, condito da primati in serie e invece quei risultati potrebbero essere addirittura migliorati. Come sempre da 25 anni a questa parte, l'Istria è la regione dominante, con 15,6 milioni di pernottamenti nei primi sette mesi. Al secondo posto si piazza la Regione di Spalato, con 10 milioni e mezzo di soggiorni, mentre il Quarnero viaggia in terza posizione, con 10 milioni di soggiorni. Quindi ecco in fila indiana la Contea di Zara (7,5 milioni) e quella raguseo–narantena, con 4,7 milioni di pernottamenti. A Sebenico e nella sua regione sono stati rilevati 3,7 milioni di notti turistiche, nella contea della Lika e di Segna 1,7, con Zagabria e dintorni capaci di accumulare in sette mesi ben 1 milione e 400 mila soggiorni.
Nella classifica degli ospiti stranieri, nulla cambia ormai da anni, anzi decenni. Il primo posto è appannaggio dei tedeschi, con 10 milioni e mezzo di pernottamenti. Nella Top five non vi sono i villeggianti italiani, riversatisi però in massa in Croazia durante il fine settimana assieme ai tedeschi. La seconda piazza è occupata dagli sloveni, che hanno portato in dote 6,1 milioni di soggiorni, con "medaglia di bronzo" per gli austriaci (4,3 milioni). Sempre più su i polacchi (3,5 milioni), capaci di piazzarsi in quarta posizione, davanti ai villeggianti cechi (3,2 milioni di pernottamenti). I turisti hanno preferito puntare in primo luogo sugli affittacamere (19,6 milioni di soggiorni) e quindi su alberghi (14 milioni) e campeggi (10,4 milioni). C'è anche la graduatoria delle località maggiormente frequentate.
Ad imporsi è la solita Ragusa (Dubrovnik), ormai tradizionalmente tallonata dalle istriane Rovigno, Parenzo e Medolino. La prima destinazione tra quelle dalmate ha riguardato Spalato, ormai da tempo stabilitasi tra le grandi del turismo croato. Un breve accenno al turismo continentale croato, esclusa Zagabria: da gennaio a luglio gli arrivi sono stati 597 mila e i pernottamenti 1 milione e 200 mila. Sono aumenti di rispettivamente il 9 e il 7%. —
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