Turismo d’elite a Brioni Tycoon croato solo in gara
POLA
Piuttosto tiepido per non dire scarso, l'interesse dei potenziali investitori a partecipare al progetto Brioni Riviera concepito dieci anni fa dal presidente della Regione Istriana Ivan Jakovcic per il rilancio del turismo d'alto bordo nel settore meridionale della penisola. Infatti ieri all'apertura delle buste, è stata ritenuta valida solo una delle tre offerte pervenute per gli investimenti nella località di Santa Caterina – Monumenti, all'interno del bacino portuale. È quella della società Kermas, che fa riferimento al noto imprenditore croato Danko Koncar. Quest'ultimo è disposto a investire 45 milioni di euro nella costruzione di due porticcioli nautici della capacità complessiva di 600 ormeggi in mare e 200 ricoveri sulla terraferma, di un albergo a 4 o 5 stelle e dei servizi accessori. Prevista l'assunzione di 160 persone. L'apposita commissione governativa valuterà l'offerta entro il 15 marzo.
Le altre due offerte non sono state considerate valide. Una, quella dell' imprenditore tedesco Stefan Stangl, è stata giudicata incompleta e l'altra è stata inviata all' indirizzo sbagliato. Ora l'apposita commissione governativa ha tempo fino al 15 marzo per valutare l'offerta di Danko Koncar e dare una risposta. Va ricordato che la località di Santa Caterina – Monumenti, un tempo occupata dall' Armata popolare jugoslava, viene assegnata in concessione per 50 anni. La Kermas non è invece interessata a investire nelle altre due località incluse nell' ambizioso progetto, vale a dire l'Idrobase di Pontisella (che ai tempi dell'Italia era uno scalo di idrovolanti) e la Pineta a Fasana. Per queste due, la commissione governativa ha deciso di prolungare il concorso fino al 15 maggio: evidentemente non c'erano offerte.
Pare dunque in arrivo una doccia fredda dopo l'euforia dell'estate scorsa quando l'allora premier Jadranka Kosor con tanto di ministri al seguito, si era calata in Istria proprio per bandire il concorso internazionale. E non erano mancati scambi di cortesie e gentilezze con Ivan Jakovcic che con toni trionfalistici aveva annunciato che per il Brioni Riviera finalmente si stava passando dalle parole ai fatti. Tutto aveva evidentemente anche una connotazione politica visto che si era praticamente già in campagna elettorale per il voto del 4 dicembre scorso. Era seguita una mini tournee di Jakovcic negli Stati Uniti per convincere alcuni businessman d'oltreoceano ad aderire al concorso. Una missione che almeno per il momento non ha sortito gli effetti desiderati.
Il Brioni Riviera prevede nel complesso investimenti di 270 milioni di euro nelle tre località, e l' apertura di 2.000 posti di lavoro. Le località incluse sono Pola e Dignano mentre Fasana è inclusa limitatamente ai terreni di proprietà statale. Per quelli comunali il sindaco Ada Damjanac ha detto che non intende aderire ad un progetto senza avere voce in capitolo e senza sapere se e quali benefici comporterà per la popolazione locale. Dell'attuazione del progetto è incaricata la società Brioni Riviera di cui sono fondatori per 2/ 3 il Governo croato e per 1/3 la Regione istriana. Le municipalità dunque sono escluse, il che è stato motivo di forti contestazioni da parte dell' opposizione politica in Istria. (p.r.)
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