Turismo, dall’Istria alla Dalmazia pronti 500 milioni di investimenti

A Spalato sbarca il colosso Marriott che costruirà due palazzi, uno dei quali adibito ad albergo Fra le altre strutture, a Rovigno l’edificazione del nuovo hotel Park che porterà 85 posti di lavoro
Di Andrea Marsanich

FIUME. L'alta stagione turistica in Croazia si è messa in moto da pochi giorni (promette risultati da record) e già si parla del 2017, e più nel dettaglio degli investimenti nel settore. È stato il ministero del Turismo ad annunciare i progetti per l'anno prossimo, che innanzitutto contemplano l'apertura di una cinquantina di nuovi alberghi, sistemati in gran misura lungo le coste dell'Adriatico. L'anno prossimo gli investimenti nel comparto turistico croato, precisano dal dicastero, toccheranno i 300 milioni di euro, cifra che conferma il crescente interesse degli investitori, specie d'oltreconfine, nei riguardi di questa locomotiva dell'economia croata.

La cifra dei 300 milioni non è definitiva, e lo ha confermato il ministro tecnico del Turismo, l'istriano Anton Kliman, in quanto il dicastero sta ancora raccogliendo i dati inviati da assoturistiche e investitori, cosicché si potrebbe arrivare al mezzo miliardo di euro. Uno tra i progetti di maggiore risonanza sarà l'apertura a Rovigno del nuovo hotel Park, edificato in luogo della vecchia struttura. Per l'impresa Maistra si tratterà di una spesa di 58 milioni di euro e che darà avvio a 85 posti di lavoro. Nel 2017 uno dei colossi mondiali del turismo, la Marriott International (697 mila stanze in 80 Paesi di tutto il mondo) sbarcherà a Spalato. Nell'ambito del progetto West Gate Split, saranno costruiti due grattacieli: uno sarà adibito a vani d'affari e l'altro ospiterà villeggianti. Entrambi i grattacieli costeranno alla Mariott sui 67 milioni di euro. Proseguono intanto i lavori di costruzione del villaggio turistico intitolato Romana, dislocato a Macarsca, nella regione di Spalato e che comporterà un investimento di 50milioni di euro. Ottime le notizie che arrivano dalla parentina Valamar, che di recente ha rilevato il 50 per cento della proprietà dell'azienda alberghiera Imperial di Arbe. La Valamar ha annunciato entro il 2020 spese per circa 260 milioni di euro, che contribuiranno a migliorare l'offerta nei suoi impianti di Porto Albona (Rabaz), Ragusa, Veglia e Parenzo.

Nel concreto va rilevato che a Porto Albona si stanzieranno 25,8 milioni nel 2017 e altri 60 l'anno dopo. Per quanto riguarda le strutture ricettive nelle regioni continentali della Croazia, va citato l'investimento di 13,3 milioni di euro per potenziare e migliorare i servizi nelle terme di Bizova›ke Toplice, nella regione di Osijek, in Slavonia. Da aggiungere che investimenti e nuovi impianti ripropongono il problema della cronica mancanza di forza lavoro nel turismo. In questo momento servirebbero circa 30 mila lavoratori stagionali in più, l'anno prossimo potrebbe essere anche peggio.

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