Tuiach passa a Forza Nuova. Centrodestra in subbuglio

L’ex padano cacciato dalla Lega dopo le frasi sui femminicidi si schiera con Fiore «Resto fedele ai miei valori e agli elettori». Gli azzurri: «Convivenza impossibile»
Lasorte Trieste 21/05/16 - Presentazione Libro Fabio Tuiach
Lasorte Trieste 21/05/16 - Presentazione Libro Fabio Tuiach

TRIESTE Il consigliere errante Fabio Tuiach, esule dai ranghi della Lega, ha trovato una nuova casa: il partito neofascista Forza Nuova. Renderà ufficiale la sua scelta domani in una conferenza stampa assieme a Roberto Fiore, leader forzanovista ed ex capo dell’organizzazione eversiva nera Terza posizione. Una figura al centro di inchieste da parte della stampa nazionale nelle ultime settimane.

Nei mesi scorsi il pugile aveva già mostrato di sentirsi vicino al movimento, partecipando anche a una manifestazione romana, durante la quale è stato invitato a parlare dal palco da Fiore stesso.

Il risvolto pone qualche problema d’identità alla maggioranza. Pur non avendo i numeri per costituire un nuovo gruppo e uscire dal Misto, Tuiach resta comunque un sostenitore della giunta.

Il consigliere spiega così le ragioni della sua scelta: «Io non credo di aver tradito i miei elettori. Sono stato eletto per i miei valori che, anche se tutti mi attaccheranno, sono sempre gli stessi: Dio, patria e famiglia. È stato il mio percorso di fede a portarmi a fare politica». Tuiach dichiara di non sentirsi di estrema destra: «Mi collocano là ma io non mi sento tale. Mi limito a difendere i miei valori a tutti i costi. Valori che vedevo anche nella Lega di Salvini, che ammiro, ma che forse non sono ancora arrivati nella Lega di Trieste».

Conclude: «Io sono cattolico. Il papa oggi ha un messaggio diverso, ma io mi sento come i vescovi polacchi che recitano il rosario sui confini per difenderli dall’invasione. Non sarà facile, Forza nuova è un movimento piccolo. Ma sono stato coerente e potrò guardarmi allo specchio la mattina».

Un altolà arriva però dal consigliere di Forza Italia Bruno Marini, che sottolinea: «Forza Nuova non può essere organicamente parte di una maggioranza di centrodestra». Pur non potendo costituire un gruppo autonomo, precisa il consigliere, «potrebbe adottare come denominazione ufficiale “Gruppo misto - Forza Nuova”, come aveva fatto Claudio Giacomelli con Fratelli d’Italia la scorsa consigliatura. Questo non è accettabile».

Prosegue Marini: «Ho simpatia personale per Tuiach, e mi piace anche il modo, pur un po’ strano ed esuberante, in cui si rifà al cattolicesimo. Ma per me, e per Forza Italia, Forza nuova non può essere un partner politico. Fin che resta una sua adesione personale e ideale, è una sua scelta. Ma la cosa deve fermarsi lì. Si tratta di una forza politica non conciliabile con i valori nostri e del Partito popolare europeo».

Il leghista Paolo Polidori, ex capogruppo di Tuiach, commenta: «Dal momento in cui Fabio non fa più parte della Lega è responsabile delle sue scelte e, lo dico con un po’ di ironia, anche dei suoi interventi. Dopodiché, visto che la sua impostazione era quella “Dio, patria e famiglia”, va da sé che la sua destinazione politica fosse quella, pur avendo numerose idee condivisibili anche da parte nostra».

L’importante, conclude, «è che continui a dare il suo contributo alla maggioranza. Da quando è nel gruppo Misto continuo a vedere in lui una persona leale, fedele ai suoi principi. Se devo rivolgergli una critica, avrei voluto più gioco di squadra mentre stava con noi».

Così invece la capogruppo Pd Fabiana Martini: «Purtroppo non mi sorprende quel che è successo. Questa scelta di Tuiach dà alle cose il loro nome. Dopodiché mi preoccupa la presenza in Consiglio comunale, pur non formale, di qualcuno che si richiama a un gruppo di estrema destra che propugna valori assolutamente antitetici alla nostra Costituzione, alla storia della nostra Repubblica, e all’antifascismo. Un movimento che fa dell’esclusione uno stile di presenza e affermazione». Il capogruppo del Movimento 5 Stelle Paolo Menis liquida la questione: «Non commento le scelte interne che riguardano altre forze politiche».
 

Riproduzione riservata © Il Piccolo