Tubatura rotta sotto via Cologna: 300 famiglie di Trieste restano senz’acqua
TRIESTE Un guasto alla rete idrica in via Cologna ha lasciato a secco per tutta la giornata di ieri ben trecento famiglie della zona. Contemporaneamente c’è stato qualche rallentamento al traffico, mentre una fontanella d’emergenza fortunatamente ha garantito ai residenti l’accesso all’acqua potabile.
Il danno è avvenuto verso le 6 del mattino all’altezza del civico 38 della stessa via Cologna. A causarlo è stata la vetustà della condotta in questione.
Una dinamica che ricorda quanto accaduto poco prima di Ferragosto attorno a piazza del Sansovino, con la differenza che stavolta l’acqua è schizzata fuori da un chiusino, ovvero quello che in termini meno tecnici e più comuni si definisce tombino. Per questo motivo ieri il manto stradale non è stato danneggiato dalla fuoriuscita: la pressione esercitata dall’elemento liquido ha trovato uno sfogo alternativo.
I tecnici di AcegasApmAmga sono ad ogni modo intervenuti sul posto e, a partire dalle 10 del mattino, hanno bloccato l’erogazione dell’acqua per assecondare le esigenze del cantiere. Le aree interessate dall’interruzione della fornitura idrica sono state innanzitutto via Sottoripa nonché il tratto di via Cologna (lungo la quale si è appunto verificato il danno) compreso tra la stessa via Sottoripa e l’incrocio con Pendice Scoglietto.
Proprio per consentire i lavori in quest’ultimo tratto è stato temporaneamente attivato un senso unico alternato, dunque senza chiudere del tutto la strada. È rimasto senz’acqua pure vicolo delle Primule, mentre nella già citata Pendice Scoglietto i rubinetti hanno continuato a funzionare regolarmente.
Ecco perché la fontanella d’emergenza è stata allestita proprio all’incrocio tra via Cologna e Pendice Scoglietto, ovvero nel primo punto utilizzabile allo scopo.
In altre parole sul suolo pubblico è stato allacciato un rubinetto temporaneo, dove le persone colpite dal guasto hanno potuto rifornirsi d’acqua per le proprie esigenze quotidiane, come ad esempio lavarsi i denti, preparare una pastasciutta e così via. Il rubinetto ha idealmente servito una trentina di edifici, per un totale di circa trecento nuclei familiari interessati dall’interruzione dell’utenza. È peraltro una zona residenziale dove ci sono senz’altro più case che uffici. L’erogazione dell’acqua, ha fatto sapere Acegas, è stata riattivata in tarda serata. Da oggi è previsto il ripristino del manto stradale nell'area interessata dal cantiere.
Un episodio simile si era verificato nella notte del 13 agosto nella parte alta di piazza del Sansovino, appunto, nel tratto di intersezione con via Vittoria. Quella volta erano rimaste a secco circa ottanta famiglie che abitano negli edifici affacciati sulla medesima piazza. Si era rotta una tubatura idrica in ghisa grigia, creando una fenditura di circa 40 centimetri lungo il tubo, dal diametro di circa 25 centimetri. Complice anche la forte pressione dell’acqua, le dimensioni del danno erano state tali da causare uno squarcio di alcuni metri sul manto stradale e l’allagamento dell’intera piazza del Sansovino.
Come se non bastasse, la zona si trova in leggera salita. Si era formato un torrentello di acqua mista a terriccio che, passando per via Madonnina nonché attraverso l’arteria principale che collega le due gallerie che si affacciano su quella piazza, era riuscito a farsi strada fino a piazza Goldoni. Lo staff di Acegas, oltre che sostituire otto metri di tubature, aveva pure dovuto ripulire la zona dal fango. Anche in quell’occasione si era reso necessario il ricorso alle fontanelle emergenziali, a maggior ragione considerata l’afa caratteristica dei mesi estivi. —
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