Ttp, scontro sull’aumento dei compensi a Paoletti e Napp
Poco più di 299mila euro di utile per l'esercizio 2012 e una polemica sui compensi da attribuire agli amministratori, che l'Autorità portuale voleva ridurre per venire incontro al clima generale da spending review. L'assemblea di Trieste terminal passeggeri ha approvato il bilancio della spa, che vede come socio di maggioranza Trieste Adriatic Maritime Initiatives (Tami, cioè la cordata guidata da Unicredit e Costa crociere) con il 60% e l'Authority triestina con il 40%.
Oltre alla gestione del terminal crociere della Stazione marittima, Ttp si occupa di una fetta dei parcheggi lungo le Rive e di altri tre punti di ormeggio: uno sul Molo IV, quello dei traghetti alla radice del Molo Settimo in Porto Nuovo e l’ormeggio 22 all’interno del Porto Vecchio. Nei giorni scorsi i soci si sono riunti per approvare il bilancio e per discutere il compenso degli amministratori di quella che – dopo la cessione delle quote di maggioranza da parte del soggetto pubblico – è una società privata. E si sa, un manager che guida una società con la dovuta competenza pretende un giusto compenso. E proprio su questo si sono scontrati i soci durante la discussione. La rappresentante dell'Autorità portuale nel consiglio di amministrazione, infatti, ha chiesto di determinare in 65mila e 25mila euro l'anno (si tratta di cifre lorde) i compensi per il presidente e l'amministratore delegato di Ttp (rispettivamente Antonio Paoletti e Franco Napp), ritenendoli sufficienti in base alle deleghe assegnate e adeguati alle necessità di ridurre la spesa a fronte dei 50 che Paoletti percepiva. Tami (il socio privato) ha invece optato per un aumento dei compensi più sostanzioso, anche tenendo conto del fatto che a fine dicembre se n'è andato il direttore generale, portandosi dietro il posto in pianta organica, oggi non più previsto. Alla fine l'accordo non è stato trovato e quindi la rappresentante dell'Authority si è astenuta al momento del voto. Nel bilancio 2012, alla voce “Compensi agli amministratori” compare la cifra complessiva di 156.643 euro, ai quali sommare poco più di 41mila euro per il collegio sindacale. Nel primo importo sono compresi i compensi per il presidente, l'amministratore delegato e l'intero cda.
All'utile di 299.416 euro, invece, si arriva conteggiando i poco più di 4 milioni di ricavi e i 3,5 milioni di costi, oltre alle tasse da versare allo Stato. Nella relazione di bilancio (i revisori hanno rinunciato a farne una vera e propria limitandosi alle note di carattere formale) spiccano sia la stima per il numero di passeggeri nel corso del 2013, sia i numerosi contenziosi in atto tra Ttp e altri soggetti, soprattutto per azioni di recupero crediti. Gli amministratori di Trieste terminal passeggeri ritengono che nel corso dell'anno passeranno per Trieste circa 80mila passeggeri, confermando, più o meno, la quantità del 2012, mentre per il 2014 è prevista una crescita che porterebbe il computo a circa 100mila persone. Il primo risultato dovrebbe essere raggiunto con le 30 toccate previste per le “navi bianche” alla Stazione marittima.
Riccardo Coretti
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