Truffe agli anziani, bloccate quattro zingare

La polizia le ha fermate mentre stavano vessando una donna all'uscita dalla Postanel tentativo di sottrarle del denaro

TRIESTE. Quattro donne nomadi sono state bloccate da una pattuglia della Squadra mobile mentre stavano importunando un’anziana nella zona di San Giacomo. Probabilmente, stando a quanto riferito da fonti della questura, nel tentativo di sottrarle dei soldi.

I poliziotti le avevano notate da un bel po’, da quando cioè con fare sospetto si erano sistemate per strada nella scia dell’anziana signora, seguendola sino al suo arrivo all’ufficio postale. A quel punto l’hanno attesa all’esterno della Posta, confidando presumibilmente nel fatto che la stessa potesse aver ritirato la pensione, e alla sua uscita si sono avvicinate proponendole di acquistare qualcosa da loro. La donna, però, non le ha assecondate e così il quartetto ha iniziato a insistere in maniera particolarmente vistosa. È stato quello l’attimo che ha determinato l’intervento dei poliziotti della Squadra mobile, che hanno scongiurato la truffa fermando le quattro nomadi, per portarle poi in questura ed effettuare i relativi accertamenti. Fra i quali anche la verifica dell’eventuale presenza di precedenti simili nel loro passato.

L’altra sera invece, lungo le Rive, sono stati arrestati per violenza e resistenza a pubblico ufficiale dagli agenti dell’Ufficio immigrazione della questura due ragazzi rumeni, I.C.D., nato nel 1989, e C.T., classe 1990 e già noto alle forze dell’ordine. I due, palesemente ubriachi, stavano molestando i passanti. Dopo la telefonata effettuata al 113 da un cittadino allarmato dalla situazione, sul posto sono arrivati un equipaggio della Squadra volante e uno dell’Ufficio immigrazione, impegnato in una serie di controlli su cittadini stranieri e comunitari che hanno l’abitudine di stazionare in alcune zone della città, per lo più in orari serali e notturni.

Gli operatori hanno rapidamente rintracciato e identificato i due giovani rumeni, ma a quel punto entrambi hanno iniziato a spintonare gli agenti e ad opporre loro resistenza. Inevitabile è scattato così l’arresto e, dopo il passaggio in questura per le relative incombenze burocratiche, i due sono stati portati in carcere.

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