Truffa milionaria sui prestiti online Oscurati cinque siti

«100% soddisfatti, 100% spensieratezza, qualità a cinque stelle ed esperti dalla Svizzera» prometteva il sito “Simple money”, sotto il claim «Torni a far brillare la sua situazione finanziaria». «Un mondo senza problemi finanziari... Noi vi aiutiamo! » assicurava il sito “World of finance”. La Guardia di finanza di Pordenone ha scoperto che a brillare a cinque zeri, però, erano solo i conti intestati alle società di diritto elvetico e spagnolo collegate ai siti internet, che incassavano le commissioni in anticipo dai malcapitati clienti senza erogare i finanziamenti richiesti. Il miraggio di un prestito facile, pubblicizzato anche su facebook, ha attirato clienti da 9 regioni: un caso a Trieste, uno a Gorizia, due a Pordenone, due a Udine, tre a Venezia, due a Padova e quattro a Treviso. Gli inquirenti invitano chi fosse incappato nella truffa a sporgere denuncia.

Cinque siti web (compresi i loro alias) sono stati così oscurati per l’ipotesi di truffa dalle Fiamme gialle di Pordenone. I due decreti di sequestro preventivo, firmati dal gip sono stati notificati ai provider, rendendo invisibili i siti in Italia. Si tratta del primo caso di ordine di indagine europeo, partito il 9 agosto 2019 dalla querela di un 54enne pordenonese.

Nel febbraio 2019 l’uomo ha chiesto un prestito tramite il sito “Simple money”. A marzo gli hanno comunicato che il finanziamento era stato approvato, ma avrebbe dovuto versare subito 1. 266 euro su un conto acceso in una banca alle Canarie. Lui ha eseguito. In aprile Simple money gli ha comunicato che la sua pratica era stata trasferita al Centro iberico globales financieras slu centro commerciale eurocenter, al quale avrebbe dovuto versare altri 612, 76 euro. Fiutando la truffa, si è rifiutato e ha chiesto il rimborso.

Gli sono arrivati due no: il primo da Simple money, il secondo dal Centro iberico, che gli ha intimato di pagare i 612 euro altrimenti la pratica sarebbe stata trasferita a «un altro ufficio per il recupero forzoso della somma» e il suo nome sarebbe stato inserito in una lista nera. Così il pordenonese ha sporto querela per truffa, facendo scattare l’indagine. –

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