Truffa a Regione e Ue con i fondi comunitari cooperativa nei guai

Indagato il rappresentate di un’azienda agricola di Cervignano Impianto fotovoltaico sequestrato sull’isola di Sant’Andrea
Di Luana De Francisco
Lasorte Trieste 25 11 04 - Campo Marzio - Controlli Guardia di Finanza
Lasorte Trieste 25 11 04 - Campo Marzio - Controlli Guardia di Finanza

MARANO LAGUNARE. Aveva chiesto e ottenuto contributi regionali, per un progetto finalizzato, tra l’altro, alla realizzazione di un impianto fotovoltaico e di una cella frigo a disposizione della Cooperativa di pescatori, di cui era il legale rappresentante.

La proposta era di installarli sull’isola di Sant’Andrea. Ma lì, al largo della laguna di Marano, nè la cooperativa, nè i singoli soci avevano mai effettuato alcuna attività di allevamento o produzione ittica.

A servirsi dei manufatti, in realtà, sarebbe stata soltanto la società “Silva srl”, che dell’isola era ed è la proprietaria e che non di pesci si occupava, bensì di uccelli.

I 30 mila euro, dei quasi 135 mila erogati dalla Direzione centrale risorse agricole, naturali e forestali della Regione a “Le Lagune società cooperativa agricola” di Cervignano, in altre parole, sarebbero stati adoperati non per «azioni collettive», come previsto dal bando europeo, ma a tutto ed esclusivo vantaggio di un unico beneficiario.

È sulla base di questa ricostruzione che la Procura di Udine ha iscritto sul registro degli indagati Gianluca Zanetta, 40 anni, di Carlino, il legale rappresentante della cooperativa che nell’ottobre 2009 aveva presentato domanda di finanziamento.

Il pm Letizia Puppa ha ipotizzato a suo carico il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. Ed è per questa stessa ragione che il gip del tribunale di Udine, Francesco Florit, ha disposto, su richiesta dello stesso pm, il sequestro preventivo dell’impianto fotovoltaico presente sull’isola e il cui valore è stato calcolato in oltre 50mila euro.

Il provvedimento è stato eseguito in questi giorni dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Udine, che ha condotto e completato le indagini, dopo che le verifiche amministrative avevano evidenziato già una prima serie di incongruenze. A cominciare proprio dall’assenza di un’attività ittica su quell’isola. La risposta era arrivata dagli accertamenti delle Fiamme gialle.

Acquistato con i soldi stanziati a favore del progetto “Sviluppo e valorizzazione del prodotto ittico delle valli da pesca della laguna di Grado e Marano”, l’impianto sarebbe stato in realtà realizzato a completamento di quello già esistente a Sant’Andrea. Impianto, non a caso, di proprietà di Silva - che nel decreto di sequestro è indicata peraltro quale socia della cooperativa - e posto accanto a un’abitazione con annesso deposito attrezzi e una serie di stalle e voliere per l’ornicoltura.

Non meno sorprendente l’esito delle verifiche condotte sulla cella frigo, che avrebbe dovuto fungere da deposito temporaneo per il pescato dei soci di “Le Lagune”, e che invece si era rivelato essere niente di più di un comune congelatore di 250 litri.

Ad aggravare la posizione di Zanutta è stata anche la dichiarazione con la quale aveva affermato il mantenimento del «vicolo di destinazione» dei beni oggetto di contributo per i successivi cinque anni.

Dalle indagini è emerso che la cooperativa aveva concesso in uso al socio Silva, fino alla fine del 2016, la libera disponibilità dell’energia elettrica prodotta dall’impianto in eccedenza, rispetto a quella destinata all’alimentazione del frigo.

Carte alla mano, nel ribadire il «pieno riscontro» dei fatti denunciati, il gip ha a sua volta ipotizzato come configurabile anche la più grave ipotesi della truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

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