Trovata la Mercedes nera: denunciato l’autista-pirata
GORIZIA «Credevo di aver investito un animale. Per questo, me ne sono andato». È stata questa la spiegazione che un goriziano di cinquant’anni (non sono state fornite nè le generalità, nè le iniziali) ha fornito ai carabinieri. È stato lui, infatti, ad investire nel tardo pomeriggio di domenica il trentatreenne sloveno S.K. che stava attraversando la strada davanti al bar “Sporting club”, nel quartiere di Piedimonte, di fronte al campo sportivo.
La caccia all’auto pirata si è conclusa ieri pomeriggio. Grazie a due fatti concomitanti. I carabinieri stavano cercando un’automobile di colore nero. Pochi, anzi pochissimi i dettagli. Si parlava (ma senza troppe certezze) di una Mercedes Benz, un modello non nuovissimo, probabilmente una 200 anche se non era chiaro a quale classe appartenesse (C o E?). Su questa vettura si stavano concentrando le non facili indagini dei militari dell’Arma. E poi, non essendoci telecamere nella zona dell’incidente, la ricerca diventava difficile, per non dire ardua.
Ma ieri, a metà pomeriggio, la svolta. Una Mercedes C200 è stata ritrovata parcheggiata sotto il cavalcavia Ragazzi del ’99, non lontano dal luogo dell’incidente. Era nascosta dietro una serie di bidoni, aveva il parabrezza sfondato e mostrava chiari segni di impatto contro qualcosa o qualcuno. Insomma, pareva corrispondere perfettamente alle sommarie descrizioni fornite la sera prima dai testimoni.
«Pressoché in contemporanea al ritrovamento dell’auto - spiegano i vertici dei carabinieri di Gorizia - in una nostra stazione cittadina si costituiva un cinquantenne goriziano. Accompagnato dal proprio avvocato, ammetteva di essere stato lui ad investire il ragazzo sloveno, domenica pomeriggio. E confermava che la Mercedes appena ritrovata era sua. “Pensavo di avere buttato sotto un animale”, la sua spiegazione dell’accaduto».
Quasi inaspettatamente, tutte le tessere dell’ingarbugliata vicenda sono andate al loro posto. L’uomo è stato denunciato per “omissione di soccorso e fuga a seguito di incidente con feriti”. Gli è andata anche bene perché fondamentali sono risultati essere i giorni di prognosi del ragazzo investito. Lo sloveno, infatti, ha rimediato una ferita (rivelatasi fortunatamente non grave) alla testa e la frattura di una caviglia. Venticinque i giorni di prognosi. In serata, è stato dimesso e ha potuto fare ritorno a casa, in Slovenia. «Se le cose finiscono così, l’investitore rimane denunciato a piede libero. Ma se la prognosi dovesse salire e superare i 40 giorni, allora scatterebbero gli arresti», la spiegazione dei vertici dei carabinieri.
Peraltro, l’incidente avrebbe potuto avere conseguenze ben più pesanti e peggiori. Ad attraversare la strada (lo si è scoperto soltanto oggi) erano due ragazzi sloveni. Uno ha avuto la peggio, è stato colpito, sbalzato sul cofano e scaraventato a una decina di metri dal punto dell’impatto. Il suo amico, accortosi per tempo dell’arrivo della Mercedes, è riuscito a buttarsi a terra, evitando l’impatto e conseguenze peggiori.
È stato poi lui stesso a fornire tutte le indicazioni che hanno permesso, poi, di risalire alla Mercedes, anche se non era perfettamente certo si trattasse realmente di un modello della prestigiosa casa tedesca. La vettura, recuperata nel luogo dove era stata parcheggiata, è stata subito posta sotto sequestro. Seguiranno ulteriori approfondimenti per chiarire, con maggiore certezza, la dinamica dell’incidente stradale.
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