Trova le galline morte nel pollaio, spara al gatto del vicino di casa
Iniziato il processo a carico di un quarantaseienne residente a Porpetto: è accusato di tentata uccisione di animali. L’uomo è riuscito a registrare la confessione del vicino e prima di denunciarlo ai carabinieri gli ha proposto un accordo a fronte delle spese sostenute per il veterinario: a gennaio la nuova udienza
«Se rivedo il gatto gironzolare attorno al pollaio lo impallino». Una minaccia che un quarantaseienne originario della Sardegna ma residente a Porpetto ha concretizzato, utilizzando un’arma a pallini di piombo e ferendo sul muso il felino del vicino di casa trentatreenne.
Una questione finita in tribunale, a Udine, con la persona che ha sparato a processo per il reato di tentata uccisione di animali.
Il felino in questione, chiamato “Signor Gatto”, ha otto anni e dopo l’aggressione, grazie alla cure a cui è stato sottoposto, è riuscito a riprendersi.
Il fatto risale al febbraio 2023. Il proprietario del gatto si è accorto che l’animale era stato colpito da un pallino di piombo. Un episodio che l’uomo ha immediatamente collegato alle minacce ripetute del suo vicino, che incolpava “Signor Gatto” di aver mangiato le sue galline. In effetti alcune gallinelle erano state ritrovate senza vita, ma da alcune fototrappole installate in loco, era emerso come la responsabilità fosse da addossare a un esemplare di volpe.
Questo non è bastato a convincere il quarantaseienne, che ha minacciato di impallinare il gatto se l’avesse rivisto nei pressi del suo pollaio. Cosa che poi è avvenuta. «Dopo quell’episodio sono andato dal vicino a chiedere spiegazioni – ha raccontato il proprietario del felino – e ha ammesso le sue responsabilità».
L’uomo è riuscito a registrare la confessione del vicino e prima di denunciarlo ai carabinieri gli ha proposto un accordo a fronte delle spese sostenute per il veterinario. Ma di fronte a un rifiuto, il proprietario di “Signor Gatto” ha proceduto con la querela, che ha portato all’avvio del processo.
Mercoledì 18 dicembre c’è stata l’udienza predibattimentale davanti al giudice Mauro Qualizza, con le parti che sono state riaggiornate al 29 gennaio 2025 alle 9.30 per l’intervento di alcuni testimoni. Nel processo il quarantaseienne accusato della tentata uccisione del gatto è difeso dall’avvocato Paolo Viezzi. Il proprietario del felino, costituitosi parte civile, è assistito da Giorgio Weil.
Nel capo di imputazione ai danni del quarantaseienne, la Procura contesta il fatto che, «con crudeltà e senza necessità, mediante esplosione di colpi di arma da fuoco all’indirizzo di un gatto di razza europea, compiva atti idonei diretti in modo non equivoco a cagionare la morte del felino».
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