Troppo smartphone? Arrivano le alternative per tornare alla realtà

I laboratori, ideati da una psicologa e un’operatrice Shiatsu, insegnano giochi da condividere ai genitori e ai loro bimbi

TRIESTE Come riportato dalla Sip-Società italiana di pediatria, uno studio recente sostiene che nel nostro Paese circa il 20% dei bambini usi uno smartphone per la prima volta entro i 12 mesi di vita. Pare inoltre che più dell’80% dei piccoli tra i 3 e i 5 anni sia capace di usare il cellulare del genitore. Per molti bambini, di conseguenza, lo smartphone è diventato un giocattolo che, privilegiando di gran lunga il canale visivo, limita le esperienze sensoriali possibili. E quindi lo sviluppo.

Sono partite da questa riflessione Alessandra Sandrini, psicologa e psicoterapeuta della Scuola Gestalt, e Michela Baf, operatrice Shiatsu laureata in Scienze dell’Infanzia, per realizzare insieme a Trieste il ciclo di laboratori “Alla riscoperta del corpo”, rivolto a famiglie con bambini in età scolare.

«Abbiamo sentito la necessità di tornare a “sentire il corpo” – spiega Sandrini – in un’era in cui internet e i dispositivi digitali ci portano a ritmi di elaborazione delle informazioni molto elevati e ci spingono a far lavorare soprattutto la parte logica del nostro cervello».

E così i bambini, come del resto gli adulti, finiscono per isolarsi in un mondo virtuale allontanandosi dalla realtà, ma soprattutto da se stessi e dalle proprie emozioni.

«Questo condiziona lo sviluppo dell’intelligenza emotiva – continua la psicoterapeuta – cioè la capacità di riconoscere ed esprimere le proprie emozioni. Occorre recuperare le esperienze più istintive ed emozionali che stiamo un po’ perdendo».

Il percorso proposto da Sandrini e Baf invita bambini e genitori a giocare insieme alla scoperta del corpo, attraverso attività ludiche finalizzate ad ascoltare tutti i nostri sensi. Vari i temi che saranno affrontati durante gli incontri, tutti legati da un unico filo: si va dal “gioco della ruota” per imparare a esprimere le emozioni in famiglia in maniera creativa fino alle sperimentazioni a occhi chiusi, per distinguere gli odori o il caldo dal freddo. O ancora, verranno proposti esercizi per stimolare l’apprendimento e le capacità mnemoniche dei propri figli.

Michela Baf guiderà la parte più pratica, quella del massaggio e della ginnastica: «Le tecniche che utilizzeremo ricordano in parte quelle orientali – racconta –. Non si tratta solo di esercizi ma indicheremo un metodo per lavorare sulla percezione del proprio corpo nello spazio e sulla relazione tra genitore e bambino. Gli adulti saranno invitati a trovare un modo divertente per coinvolgere i figli». Il ciclo di laboratori fornirà quindi una cassetta ideale di giochi da svolgere in famiglia e da replicare tutti assieme, in casa e all’aria aperta.

«Insomma – conclude Sandrini – non è tanto utile negare l’utilizzo dello smartphone o punire i bambini che lo utilizzano troppo. È più importante fornire loro delle alternative valide, proponendo al bambino attività, magari in movimento, da condividere».

Gli incontri, che potranno essere seguiti anche singolarmente, si terranno da metà gennaio, di sabato, in via Beccaria 6. Per informazioni si possono consultare i siti web www.alessandrasandrini.com o shaitsu-in.it. —




 

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