Troppi vandalismi a Gorizia, chiesti più controlli

I cittadini alle forze dell’ordine: «Servono pattugliamenti notturni. In aumento le terre di nessuno». Presi di mira molti cestini delle immondizie che vengono danneggiati o dati alle fiamme
Di Francesco Fain

Troppi graffiti. Troppi muri lordati con lo spray in città. E troppi atti vandalici.

Il nostro servizio sul moltiplicarsi delle “terre di nessuno” a Gorizia deve avere colto nel segno. Perché, ieri mattina, sono stati parecchi i goriziani che hanno contattato la redazione per incoraggiare servizi giornalistici di questo tipo e chiedere maggiori controlli da parte della polizia. «È pazzesco. Non c’è muro della città che non venga lordato con lo spray. Quelle scritte non fanno altro che aumentare la sensazione di incuria e degrado», l’osservazione di una nostra lettrice. «Le forze dell’ordine dovrebbero garantire maggiori servizi di sorveglianza. Non è possibile che squadre di giovinastri non abbiamo meglio da fare che sporcare tutto», la sottolineatura di un altro goriziano. «Amiamo la nostra città e vedere le foto che avete pubblicato ci ha fatto davvero male - attacca un gruppo di goriziani -. Dovrebbero essere tutti indignati e incavolati (in realtà usa un termine più colorito, ndr) per questo. Ci è capitato molte volte di vedere cestini delle immondizie letteralmente sfasciati, presi a calci, se non addirittura dati alle fiamme. Ma che divertimento procura distruggere tutto? Polizia, vigili urbani e carabinieri infittiscano i controlli durante la notte perché la situazione sta diventando insostenibile».

L’occasione per parlarne era stato l’ennesimo raid vandalici dietro al Kinemax. Durante la notte, i vandali erano entrati nuovamente in azione, srotolando tutte le manichette dell’impianto anti-incendio. «Regolarmente, dietro lo stabile del Kinemax avvengono atti vandalici e, al sottoscritto, non resta che sporgere denuncia contro ignoti - aveva spiegato sconsolato il direttore di Transmedia, Giuseppe Longo -. Questo crea molta ansia perché abbiamo ancora fresco il ricordo di qualche fa, quando ci allagarono il cinema».

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