«Troppi posti vuoti sugli aerei»: tagliati i voli Alitalia da Trieste

Da lunedì azzerati i voli su Milano, via uno dei 4 per Roma. A Ronchi in pochi giorni -30% di passeggeri
Passeggeri in attesa al check-in al Trieste Airport
Passeggeri in attesa al check-in al Trieste Airport

TRIESTE Dopo le voci, all’ora di pranzo sono arrivate le certezze. Da lunedì 2 e per tutto il mese di marzo - poi si vedrà - Trieste Airport perde i due collegamenti Alitalia giornalieri su Milano e uno dei quattro su Roma, quello del primo pomeriggio. Il coronavirus è la motivazione del taglio deciso dalla compagnia di bandiera, così come accade per Lufthansa, che ugualmente riduce voli su Monaco (box qui a lato). Tornando ad Alitalia, «ha rotte in perdita, l’emergenza sanitaria ha fatto il resto», commenta Marco Consalvo, ad dello scalo regionale pochi minuti dopo aver ricevuto dal responsabile operativo Gianluigi Lo Giudice la telefonata di conferma delle ipotesi circolate in mattinata. Un colloquio che seguiva di qualche ora l’annuncio di una nuova procedura di cassa integrazione straordinaria per poco meno di 4 mila dipendenti: il blocco dei voli e il calo dei passeggeri nella settimana del contagio ha aggravato la crisi della società.

Trieste Airport, Alitalia taglia i voli per Milano e riduce quelli su Roma
L'area check-in del Trieste Airport


Consalvo non è evidentemente contento, ma comprende la situazione: «La gente non solo non va in aereo, ma fatica pure a uscire di casa. Finché non cambia la percezione del rischio, siamo paralizzati». Si taglia, dunque, su 38 rotte nazionali e internazionali su cui - precisa Alitalia - l’effetto Coronavirus ha portato un alto numero di posti non occupati. In Italia da Genova alla Calabria, passando per Trieste. Per Ronchi, a marzo, niente collegamenti su Linate e stop al Ronchi-Fiumicino delle 15.25 (in partenza dalla capitale alle 13.30). Modifiche unilaterali cui non ci si può per ora opporre, ma istituzioni e vertici di Aeroporto Friuli Venezia Giulia sono in azione per verificare gli spazi di trattativa. Il nodo è soprattutto il volo pomeridiano su Roma. Se infatti la tratta su Linate (30 mila passeggeri all’anno) presentava in condizioni normali un riempimento attorno al 50%, i voli su Roma (260 mila presenze) erano mediamente al 77% e risultano fondamentali per la comunità e per l’economia regionale.

Il presidente della Regione Massimiliano Fedriga, pronto a dare battaglia, ha contattato i colleghi governatori della Liguria Toti e della Lombardia Fontana e il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, trasmettendo «l’auspicio che si tratti di una notizia priva di fondamento» perché «le conseguenze ricadrebbero non solo sul Fvg, ma sull'economia dell'intero sistema Paese». Numeri dell’emergenza alla mano (con il coronavirus in Italia il Linate si è riempito non più del 10%, il Fiumicino del 28%), il ministro conferma che «la situazione emergenziale incide fortemente sulla vendita dei biglietti». Quindi, nel merito della situazione regionale, aggiunge: «Quella su Roma è una misura strettamente legata all’emergenza, mentre su Milano va trovata una soluzione, inserendo Trieste nel regime di continuità territoriale che permetta lo stanziamento di contributi a sostegno della linea da parte dello Stato e della Regione. Sono a stretto contatto con il presidente Fedriga, che ringrazio al pari di Debora Serracchiani per essersi attivati immediatamente». L’ex presidente della Regione in una nota dichiara che «il coronavirus non può essere usato da Alitalia per fare economie sulla pelle di cittadini e territori», parla di tagli «insostenibili e inaccettabili in un momento difficile per la regione» e sollecita l’amministrazione a «valutare nell'emergenza di usare risorse proprie per supportare i voli sulla capitale, anche con altre compagnie».

Trieste Airport informa con Consalvo che, dopo il +10,7% di gennaio, e il +16% di metà febbraio, il mese si chiuderà a -4% (c’è un -30% negli ultimi giorni, un passeggero su 4 che ha già comprato il biglietto non si presenta), ma non ci saranno per ora ripercussioni sui dipendenti (lunedì un incontro col personale dopo quello coi sindacati di ieri), invitati comunque a consumare le ferie arretrate. Tra una settimana il confronto con Alitalia. —


 

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