Troppi fedeli a Staranzano e la messa finisce in piazza
STARANZANO. L’esperimento della messa all’aperto è pienamente riuscito. Dopo un “assaggio” lo scorso anno, ieri a Staranzano c’è stato il debutto ufficiale con la solenne celebrazione della messa del Corpus Domini. Nella centralissima piazza Dante Alighieri, davanti al municipio, la messa è stata celebrata da don Francesco Maria Fragiacomo, assieme al viceparroco don Genio Biasiol e accompagnata dai canti del coro parrocchiale e degli scout.
Quella di celebrare messa all’aperto non è una scelta casuale, ma per “allargare” gli spazi di una chiesa diventata troppo piccola... Una situazione già denunciata dal parroco. E così don Fragiacomo quello spazio molto più ampio e all’aperto per un giorno è diventato un luogo di culto, vicino al “Bobolàr”, l’albero simbolo della comunità. Una sorta di “rivincita” sugli spazi angusti della chiesa di San Pietro e Paolo che può contenere al massimo 120 persone. Di fedeli ce n’erano almeno il doppio e la domenica, nei giorni di festa e nelle grandi cerimonie liturgiche, si soffre la mancanza di posti. La gente non riesce neanche a entrare in chiesa. Ma ieri erano tutti seduti all’ombra, con la calura estiva mitigata da una provvidenziale brezza. L’altare è stato sistemato davanti ai gradoni dell’anfiteatro del municipio.
L’intenzione di don Francesco sarebbe di costruire una cappella più grande, ma la mancanza di risorse finanziarie e la risoluzione dei problemi più urgenti, come l’aiuto ai bisognosi e la sempre più crescente situazione di difficoltà della famiglie, al momento deve accantonare questo suo desiderio in attesa di tempi migliori. La chiesa costruita nel 1921 e restaurata una decina di anni fa (l’antico campanile invece è del 1765), risulterebbe troppo piccola rispetto a una popolazione di 7.250 abitanti. La piazzetta si è dimostrata invece molto accogliente.
È il cuore di Staranzano. Oltre la chiesa, ci sono la banca, le poste, una parte di negozi e al sabato il mercato settimanale delle bancarelle, a settembre teatro della “Sagra de le ràze”, platea per i concerti e per le manifestazioni di partiti e di campagna elettorale e di cerimonie pubbliche. E da ieri chiesa... I fedeli, nonostante una giornata adatta per andare al mare, hanno risposto in massa all’invito del loro parroco affollando lo spazio. Tutte le offerte raccolte sono state devolute ai terremotati del Nepal. Per la messa in piazza è stata predisposta un’ordinanza di chiusura al traffico e di divieti di sosta con rimozioni forzate. Deroga di accesso solo nei confronti dei veicoli dei mezzi in servizio di emergenza.
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