«Troppa ghisa in Ferriera» Il Comune chiede sanzioni
Si fa più violento il tiro alla fune sulla produzione di ghisa a Servola e il Comune chiede che la Ferriera venga sanzionata. All’ordinanza del sindaco Roberto Dipiazza che intima a Siderurgica Triestina di rimanere sotto le 34mila tonnellate mensili, la società del Gruppo Arvedi ha replicato con un ricorso al Tar sul quale i giudici amministrativi dovrebbero pronunciarsi l’11 gennaio. Nel frattempo però il Comune contrattacca rivolgendosi a propria volta al Tribunale amministrativo regionale e prendendo però di mira la Regione. Sotto accusa del municipio il decreto emesso dall’amministrazione regionale il 22 dicembre in risposta a quanto richiesto dagli stessi giudici. Al termine dell’udienza del Tar del 16 dicembre scorso alla Regione era stato intimato di emanare l’atto conclusivo della verifica del rispetto da parte di Siderurgica Triestina delle prescrizioni previste per lo stabilimento siderurgico dall’Autorizzazione integrata ambientale, rilevando che senza questo atto non si sarebbe potuto decidere in merito al ricorso contro l’ordinanza di Dipiazza. La Regione ha appunto adempiuto il 22 dicembre depositando il decreto il giorno successivo.
Adesso il Comune però, giocando d’anticipo rispetto all’udienza fissata per l’11, impugna il decreto. Lo ha deciso la giunta comunale nella seduta che si è tenuta il 30 dicembre e nella relativa delibera sostiene che «il suddetto decreto regionale si sostanzia in una mera riproduzione del contenuto dei rapporti di visita ispettiva di Arpa Fvg nonché del verbale di sopralluogo congiunto del 13 settembre 2016» e che «detto decreto risulta illegittimo in quanto carente della presupposta attività istruttoria oltre che delle necessarie determinazioni che lo stesso doveva assumere, considerato l’indiscusso sforamento del limite di produzione mensile di ghisa così come autorizzata dall’Aia». I giudici del Tar hanno specificato che «l’Aia stabilisce che l’accertamento del completamento degli interventi verrà effettuato dalla Regione previo sopralluogo congiunto degli Enti che partecipano alla Conferenza dei servizi». Ma anche che «impone di concludere detto segmento procedimentale con un atto formale della Regione la quale, se del caso, può anche limitarsi a fare proprie le risultanze del sopralluogo congiunto effettuato in data 13 settembre 2016».
Ieri la Regione ha precisato che «con decreto 2955/Amb del 22 dicembre 2016 il direttore del Servizio tutela da inquinamento atmosferico, acustico ed elettromagnetico, Luciano Agapito, ha accertato il completamento da parte di Siderurgica Triestina degli interventi di adeguamento dell’altoforno previsti nell’Aia rilasciata nel gennaio 2016.
Il decreto, che formalizza quanto già comunicato agli enti competenti con nota del 24 ottobre 2016 sulla base delle evidenze del sopralluogo congiunto effettuato nell’impianto nel mese di settembre - continua l’amministrazione regionale - è stato adottato in ottemperanza all’ordinanza emessa dal Tar Friuli Venezia Giulia in occasione dell’esame dell’istanza proposta da Siderurgica Triestina avverso l’ordinanza del sindaco di Trieste di limitazione della produzione di ghisa, effettuato nel corso della Camera di consiglio tenutasi il 16 dicembre scorso, quando il collegio giudicante ha disposto anche il rinvio al prossimo 11 gennaio, data nella quale il Tribunale deciderà se accogliere o meno l’istanza di sospensiva».
Il Comune al contrario sottolinea come chi non rispetti le prescrizioni dell’Aia è soggetto a sanzione amministrativa e rivela che la stessa Siderurgica Triestina ha riferito che tra il 5 e il 16 dicembre ha prodotto 16.302,8 tonnellate di ghisa e quindi che «applicando una semplice proiezione lineare (il cui computo darebbe 42.115,6 tonnellate mensili) sta eccedendo la produzione mensile di ghisa (34mila tonnellate) autorizzata dall’Aia» e che «il decreto regionale in oggetto non assume le necessarie misure sanzionatorie in merito, atte a garantire la tutela della salute pubblica e dell’ambiente».
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