Troppa burocrazia, Park San Giusto rinunci a 72 posti auto

La costruzione della grande struttura (oltre 700 stalli) in corso sotto il noto colle di Trieste sta rispettando i tempi. Per evitare allungamenti non calcolabili la spa sorta per realizzare l’opera ha deciso di non modificare il progetto
Lasorte Trieste 07/04/14 - Park San Giusto, Caverna Destra
Lasorte Trieste 07/04/14 - Park San Giusto, Caverna Destra

La Park San Giusto rinuncia a 72 posti auto. Erano quelli previsti costruendo un piano in più, proprio sotto la volta delle due enormi caverne scavate nel colle, dalla cui vendita la società avrebbe ricavato ulteriori 3 milioni e 96 mila euro (il prezzo medio di un posto auto, tenuto conto anche dei box, è di circa 43mila euro).

A far prendere questa decisione, la volontà, come spiega il presidente della società, Franco Sergas, di «non ritardare i lavori», che anche grazie all’accelerazione impressa negli ultimi sei mesi, «sono in linea con il cronoprogramma», che ne fissa l’ultimazione nell’aprile del prossimo anno.

Proprio per rispettare i tempi l’impresa che eseguirà le strutture interne del park (solai, impalcati e quant’altro) ha deciso di impegnare il personale su due turni di lavoro, per un totale di 16-18 ore al giorno. Fra le strutture che saranno realizzate a breve, anche le scale di sicurezza che “gireranno” attorno ai due ascensori, nell’apposito pozzo scavato da tempo, ascensori che collegheranno il parcheggio con la sommità del colle di San Giusto.

A far abbandonare la possibilità di costruire un ulteriore piano, è stata la burocrazia. Verifiche e normative che avrebbero allungato i tempi dei lavori in misura «non determinabile», e che in questo caso richiedevano i controlli di sicurezza anti-incendio da parte dei vigili del fuoco e gli approfondimenti del Comune, necessari a capire se la variante fosse compatibile con la normativa sui lavori pubblici (secondo cui l’iter della variante è legato all’entità economica dell’intervento). E comunque per attuare la variazione al progetto Comune e Park San Giusto avrebbero dovuto mettere mano alla convenzione. Tempi troppo lunghi e incerti, dunque, meglio rinunciare ai 72 posti auto in più.

Una decina di nuovi posti, due per ciascuno dei cinque piani, dovrebbero comunque esserci. A questo scopo la Park San Giusto ha presentato di recente una variante tecnica ai vigili del fuoco, ed ora è in attesa di una risposta.

Nell’ultima settimana di marzo, intanto, si sono conclusi i lunghi lavori per lo scavo delle gallerie, ultimazione che coincide con il secondo pagamento da parte dei 310 acquirenti dei posti auto, su un totale di 376 in vendita (308 saranno a rotazione a pagamento e 34 verranno riservati al Comune), che fa seguito alla caparra versata all’atto della prenotazione. Il pagamento successivo è previsto dopo la realizzazione delle strutture interne, e quello finale nel momento in cui saranno stati ultimati gli impianti.

La conclusione degli scavi rappresenta anche un importante traguardo economico per la società. «Con l’ultimazione di questi lavori - commenta con soddisfazione Franco Sergas - scatta il pagamento della prima tranche, da parte della Regione, del contributo previsto dal programma Prusst».

Sergas guarda però anche ai residenti sul colle di San Giusto, che per lunghi mesi hanno sopportato rumori e vibrazioni: «Con la fine dei lavori di scavo le lavorazioni rumorose e impattanti sono finite - sottolinea -. Lavori che hanno disturbato gli abitanti del colle di San Giusto, i quali debbo dire si sono dimostrati molto pazienti e collaborativi».

Una novità è infine in arrivo per i 138 posti a pagamento che la Park San Giusto gestisce in via del Teatro romano e in alcune strade adiacenti. Fra poco più di un mese anche in questi posti auto sarà possibile pagare la sosta con il telefonino o con i “contatori” a scalare.

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