Tromba d’aria, fuga dalla spiaggia a Lignano

LIGNANO. Quattro minuti in tutto, non di più. Ma sono bastati a una tromba d’aria per spazzare via ombrelloni, sdraio, distruggere il Wind Willage, così come i pedalò allineati a riva, le torrette dei bagnini di salvataggio e danneggiare la copertura della Beach Arena.
Il tutto è accaduto attorno alle 15 di ieri e ha interessato gli uffici spiaggia 6, 7 e 8 e 14, 15 e 16 di Sabbiadoro. Quattro minuti lunghissimi. Quattro minuti di paura soprattutto per i turisti che in quel momento passeggiavano sul Lungomare Trieste. Pochi istanti e il litorale è stato messo in ginocchio. La conta dei danni è appena iniziata, ma alla fine il bilancio sarà molto pesante.
Fortunatamente nessuno è rimasto ferito. Dopo la “bomba d’acqua” che mercoledì sera aveva provocato decine di allagamenti in tutta la città questo è l’ennesimo brutto scherzo giocato dal maltempo a Lignano.
La tromba d’aria è arrivata dal mare sulla spiaggia, all’altezza dell’ufficio 16, per prendere poi maggiore intensità all’ufficio 7. Ombrelloni e sdraio sono stati sollevati e spazzati via, divelto il telo di copertura della Beach Arena, buttate a terra ringhiere e qualsiasi cosa incontrasse nel suo “cammino”. È passata velocemente lasciando dietro di sé barche distrutte, pezzi di staccionate a terra, imbarcazioni rovesciate le une sopra le altre, ombrelloni spezzati, lettini capovolti. Solo tre delle dodici barche presenti all’interno del Wind Willage non sono state danneggiate, tutte le altre sono inutilizzabili.
In tempi record i bagnini della Lignano Sabbiadoro Gestioni hanno sistemato l’area colpita sostituendo i materiali rotti o rovinati e ripulendola completamente. Sul posto poco dopo sono giunti per un sopralluogo il responsabile della Protezione civile di Lignano Alessandro Borghesan e il sindaco Luca Fanotto. La Protezione civile, ieri, ha lavorato senza sosta con sette uomini dopo aver riaperto già dalla mattina la sala operativa.
Le forti raffiche di vento sono arrivate fino nel viale centrale di Sabbiadoro. Improvvisamente i tavolini e le sedie del bar Park Avenue sono state sollevate (alcune sono finite all'interno del locale) generando un po’ di panico tra i clienti che a quell’ora erano seduti.
Tutto è accaduto in pochi istanti. Che sono bastati però per far temere ai turisti che potesse accadere qualcosa di peggio. Fortunatamente la situazione è ritornata poi sotto controllo.
Vicino al parco San Giovanni Bosco, in via Vicenza, una tenda d’appartamento di notevoli dimensioni è caduta danneggiando tre vetture parcheggiate sulla strada. In diversi punti del territorio comunale i vigili del fuoco volontari di Lignano sono intervenuti per mettere in sicurezza rami pericolanti e cassonetti spostati e rovesciati. «I danni sono stati limitati a un’area circoscritta – afferma il sindaco Luca Fanotto – dove la tromba d’aria ha colpito maggiormente. Per fortuna non ci sono stati feriti. Ora comunque è già stato tutto ripristinato».
Sì, se è vero che verso le 18 il sole è ritornato a splendere sulla riviera friulana e molte erano le persone che passeggivano sull’arenile, la paura ancora non se n’era andata tra chi la tromba d’aria l’aveva vista arrivare dal mare. Alcuni sono riusciti a immortalarla nei loro video realizzati con il telefonino riprendendo tutta la sua forza così come una precedente tromba marina che non è arrivata a terra.
La situazione è rientrata negli uffici spiaggia, si diceva. Ma non per tutti. Non per il Wind Village dove il lavoro di una vita di Elia Zoccarato e dei suoi figli è stato spazzato via in un attimo. Un colpo duro, durissimo. L’ennesimo che il meteo infligge alla località balneare.
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