TripAdvisor premia il Museo ferroviario

Ma i volontari che lo curano si lamentano: «Le autorità ci ignorano, la struttura è in pericolo»
Di Igor Buric

Per il secondo anno consecutivo, il Museo ferroviario di Campo Marzio conquista il certificato di eccellenza firmato TripAdvisor, portale web che pubblica le recensioni degli utenti sulle attrazioni turistiche di tutto il globo.

Se – come riportato nei giorni scorsi dal Piccolo - il turismo a Trieste è in crescita, il merito è anche delle meraviglie contenute nel Museo ferroviario. Secondo la graduatoria di TripAdvisor, infatti, il luogo della memoria collocato al termine delle Rive si classifica 20° fra i poli turistici più visitati della città, davanti a siti del calibro del Museo del mare e del “Diego de Henriquez”.

Vagoni passeggeri, locomotive, divise, fotografie, mappe e diorami: il patrimonio messo assieme dai volontari di Campo Marzio – che pagano l’affitto dell’edificio di tasca loro - è inestimabile. Per visitare la stazione inaugurata da Francesco Ferdinando, salgono fin dalla Sicilia e da Roma turisti con la febbre della storia ferroviaria. Altri, invece, arrivano dalla Germania, dall’Austria e dalla Slovenia.

«L’affluenza del pubblico è in grande aumento, ma le autorità ci ignorano», lamenta Giorgio Grisilla, uno dei fondatori. Già, l’ennesimo successo di uno dei più prestigiosi musei ferroviari d’Europa è accompagnato da una cortina di silenzio riguardo al suo futuro. Comune, Provincia, Regione e Ferrovie dello Stato (proprietarie dell’edificio) tacciono.

«Vorrei sbagliare – dice Roberto Carollo, capo dei volontari – ma credo che le Ferrovie abbiano un atteggiamento ostile, perché, per due volte (nel 2003 e nel 2006, per l’esattezza, ndr.) abbiamo, di fatto, impedito la vendita dell’edificio e, quindi, la sua probabile demolizione».

Risultato? Il 2013 ha visto la nascita della Fondazione Fs italiane, il cui obiettivo è preservare la memoria storica delle Ferrovie. «Campo Marzio – racconta Carollo – non è nemmeno preso in considerazione».

Nel 2014, invece, le Ferrovie dello Stato hanno dichiarato che 41 fabbricati ferroviari del Friuli Venezia Giulia possono essere dati in comodato d’uso gratuito a un ente pubblico interessato. La stazione triestina del “secolo breve” però non è nella lista.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo