Triestino arrestato, domani a Copenhagen l’udienza per il rilascio
Sono stati consegnati al console di Danimarca a Trieste Francesco Slocovich gli appelli della comunità scientifica in favore di Luca Tornatore, il ricercatore universitario triestino arrestato lunedì notte a Copenaghen con l’accusa di avere lanciato una molotov
VIDEO L'intervista al ricercatore Luca Tornatore
VIDEO L'intervista al ricercatore Luca Tornatore
TRIESTE.
Sono stati consegnati ieri mattina al console di Danimarca a Trieste Francesco Slocovich gli appelli della comunità scientifica, ma anche di esponenti culturali e politici, in favore di Luca Tornatore, il ricercatore universitario triestino arrestato lunedì notte a Copenaghen con l’accusa di avere lanciato una bottiglia Molotov durante gli scontri tra black-bloc e polizia danese a margine di un dibattito a Christiania. Il rappresentante onorario della Danimarca a Trieste si è impegnato a trasmettere all’ambasciata a Roma tutto il materiale raccolto grazie alla mobilitazione di colleghi e allievi di Tornatore.
Oltre a una petizione che ha finora raccolto oltre 400 adesioni nella comunità scientifica, sono stati consegnati anche una lettera del rettore di Trieste Francesco Peroni e la copia di un'interrogazione a risposta immediata al ministro degli Esteri, presentata dai parlamentari Delia Murer e Alessandro Maran del Pd. Tra i firmatari dell’appello anche l’astrofisica Margherita Hack. «Nel rispetto del procedimento giudiziario - scrive il rettore Peroni all’ambasciatore Gunnan Ortman - desidero testimoniare che Luca Tornatore è nella comunità scientifica persona impegnata politicamente e civilmente e che tale impegno si è sempre manifestato con modalità rispettose delle regole democratiche».
A differenza di altri italiani che erano stati sottoposti a processi con rito direttissimo, nei confronti di Tornatore è stato convalidato il fermo in attesa del processo ordinario, fissato per il 12 gennaio. Entro domani è prevista l'udienza per la richiesta di scarcerazione.
Intanto si è mosso anche il coordintore della Federazione dei giovani comunisti Flavio Azzarello, che ha inviato una nota al ministro degli Esteri Franco Frattini perché per attraverso l’a mbasciata italiana si attivi a riportare in Italia il ricercatore arrestato.
«A Copenaghen un nostro coetaneo, Luca Tornatore, un giovane con la passione del cambiamento è stato arrestato senza alcuna prova e con indizi generici. Ciò che ha spinto Luca a Copenaghen - spiega Azzarello - è la voglia di urlare, con mezzi pacifici, il proprio disappunto per la piega che questo mondo sta prendendo a causa delle politiche scellerate dei cosiddetti ”potenti della Terra”. Da scienziato, Luca ha la competenza per capire l'importanza del dibattito sul clima e le dirette conseguenze sulla vita reale di ciascuno. Al suo posto poteva esserci chiunque di noi».
«Luca rimarrà in carcere a Copenaghen fino al 12 gennaio, a noi sembra stia pagando per un ”reato di opinione”. Chiediamo - conclude - che il ministro degli Esteri Frattini e l'ambasciatore italiano in Danimarca si attivino immediatamente per riportare in Italia questo nostro concittadino, reo solamente di chiedere un mondo più giusto».
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