Triestini allettati, a Orlando case anche per 40mila euro

Un’agenzia immobiliare locale vende appartamenti negli Usa ma li acquista anche a Trieste per gli americani. Di Paolo (Fiaip): investire qui, però, è più sicuro
Di Laura Tonero
ca. 2004, Miami Beach, Florida, USA --- Hotels on Miami Beach --- Image by © Alan Schein Photography/CORBIS
ca. 2004, Miami Beach, Florida, USA --- Hotels on Miami Beach --- Image by © Alan Schein Photography/CORBIS

Nella nostra città, come nel resto del Paese, il mercato immobiliare è fermo. Perché allora non puntare ad investimenti fuori dall’Italia, magari direttamente oltreoceano? È quello che hanno pensato i due soci dell’ agenzia triestina Equipe Immobiliare, che da alcune settimane hanno inserito negli annunci immobiliari pubblicati sui media locali anche alcune proposte per acquistare casa a Miami. Una proposta, quella dei titolari Andrea Plani e Stefano Nursi, che ha riscontrato non poco interesse. «Ci hanno chiamato sia da Trieste sia dal Friuli – spiega Plani – e a mettersi in contatto con noi non sono stati milionari, ma persone che hanno 100mila euro da investire».

Ma l’idea dell’agenzia triestina non si ferma qui. «Il nostro ora è diventato un import-export immobiliare - prosegue Plani -. Oltre a proporre ai triestini case negli Stati Uniti, offriamo anche agli americani di investire a Trieste». Per “vendere” la nostra città agli acquirenti d’oltreoceano, l’agenzia ha in realizzazione un sito che, naturalmente in inglese, descriva anche la qualità della vita e le bellezze architettoniche di Trieste, oltre alla praticità di avere a due passi mare e montagna.

Ma da cosa deriva l’appetibilità degli immobili made in Usa? «Cinque anni fa la crisi negli Stati Uniti ha determinato un aumento enorme dei pignoramenti da parte delle banche – riferisce Plani – e ora quegli immobili vengono riacquistati da alcune società che li ristrutturano e li rimettono sul mercato ma a prezzi a dir poco stracciati». E in alcune zone della West Coast il prezzo del mattone è sceso anche del 50%. Basta qualche esempio per far capire l’attuale appetibilità del mercato statunitense. Un appartamento di 60 metri quadrati appena restaurato ad Orlando, in Florida, con piscina condominiale, posto macchina, vista su campo da golf oggi viene venduto a 52.700 dollari, circa 39,500 euro. Una decina di anni fa, la stessa casa costava 143 mila dollari. In un complesso tra Miami Beach e Miami città dotato di sauna, piscina, garage, ristorante e palestra gli appartamenti vengono venduti a partire da 116 mila euro.

Decisamente più cara New York. Un monolocale affacciato su Wall Street inserito in un condominio con cinema e palestra, oggi Equipe Immobiliare lo propone a 6 mila 900 euro al metro quadrato. Va ricordato che per le vendite immobiliari negli Stati Uniti chi acquista non paga i diritti di agenzia. La tassa governativa annuale è pari circa al 2%.

Si dice scettico sull’iniziativa però il presidente regionale della Fiaip, Antonio De Paolo: «Visto il momento congiunturale sfavorevole – precisa De Paolo – penso sia giusto che chi ha del denaro investa nel nostro Paese, specialmente nel campo turistico che a mio parere resta una delle nostre risorse più importati. Quello oltreoceano è sicuramente un mercato in espansione - conclude il presidente Fiaip – ma investendo in Italia si riduce la possibilità di incappare in brutte sorprese».

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