Trieste, Zeno D’Agostino eletto presidente di Assoporti

Il numero uno dell’Authority dell’Adriatico orientale eletto per acclamazione. Scalo di Trieste, su il traffico ferroviario
2015, TRIESTE, ITALY. Zeno D'Agostino commissario Sraordinario Autorità Portuale di Trieste. © FABRIZIO GIRALDI
2015, TRIESTE, ITALY. Zeno D'Agostino commissario Sraordinario Autorità Portuale di Trieste. © FABRIZIO GIRALDI

TRIESTE. Nel giorno in cui le statistiche confermano il ruolo del porto di Trieste come snodo cruciale dei collegamenti tra Mediterraneo e Centro-Est Europa, il presidente dell'Autorità di sistema portuale dell'Adriatico orientale, Zeno D'Agostino, diventa il numero uno tra i manager che guidano i porti italiani. Si è svolta ieri a Roma, nella sede dell'Associazione dei Porti Italiani, l'assemblea interna degli associati che ha eletto presidente di Assoporti, per acclamazione, D'Agostino che succede così a Pasqualino Monti.

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Il presidente Zeno D’Agostino

A margine dell'assemblea, D'Agostino ha dichiarato: «Ridefinire il ruolo di Assoporti alla luce della riforma è importante, ma è anche fondamentale la rappresentanza dei porti italiani a Bruxelles e all'Associazione europea dei porti che non è stata seguita in maniera adeguata. Sono fiducioso che nei prossimi mesi il ruolo dell'Associazione sarà meglio definito e rafforzato, in sinergia con la Conferenza nazionale dei porti». Ma in particolare ha annotato come ci si trovi dinanzi a «un riconoscimento per quello che a Trieste è stato fatto in questi anni facendo diventare il suo scalo un punto di riferimento nazionale».

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E proprio ieri è apparso chiaro come il porto di Trieste sia in una botte di ferro: più di 2000 sono stati i treni partiti o che hanno raggiunto lo scalo collegandolo con le principali località dell'Europa centrale e orientale tra gennaio e marzo 2017, con un aumento del 20,06% rispetto allo stesso periodo del 2016. È la conferma della leadership nell'intermodalità nave-ferrovia che il porto triestino ha scippato già l'anno scorso a quello di La Spezia. È la “cura del ferro” già prescritta a Trieste dal ministro dei Trasporti Graziano Delrio, ma è anche, come ha commentato D'Agostino, «il segno che Trieste ha la ferrovia nel proprio Dna e qui sta la sua forza. Dal 2015 a oggi abbiamo fatto grandi progressi in questo settore - ha aggiunto - grazie all'ottimizzazione della manovra ferroviaria, all'investimento sui locomotori, sul personale e sull'infrastruttura esistente che ha ancora ottimi margini di crescita. Tutto ciò ha favorito la nascita di nuovi collegamenti ferroviari, soprattutto a livello internazionale, impensabili fino a due anni fa».

I volumi dei container trasportati via ferrovia dal Molo Settimo sono aumentati del 52,5%, sempre considerando il primo trimestre. In particolare, il servizio su Monaco ha registrato un +32,5%, quelli per l'Austria un +16,7% e quelli per l'Ungheria un +138,4%.

Debutta il poker alla guida del Porto

Quanto alla movimentazione complessiva delle merci, va però detto che nei primi 3 mesi del 2017 vi è stata una leggera flessione, pari a -2,10% sui volumi totali con 14.489.433 tonnellate (dato collegato alle rinfuse liquide, e dovuto ad alcune operazioni programmate di manutenzione al Terminal della Siot). Numeri positivi nelle principali altre categorie merceologiche. Spicca su tutte la ripresa nel settore container (stagnante negli ultimi due anni) con 137.220 teu movimentati nel primo trimestre 2017 (di cui 128.822 da Trieste marine terminal) e una crescita del 14,02%. Da evidenziare un incremento anche per le merci varie (+5,75%) e per il comparto Ro-Ro con 74.358 unità transitate (+2,21%). Un buon dato generale quindi, a eccezione delle rinfuse solide che segnano un -34,14%. Quanto al dettaglio del singolo mese di marzo 2017 e confrontandolo con lo stesso mese del 2016 è di nuovo il container a registrare la migliore performance. Nel solo marzo si registra una movimentazione di 55.257 Teu con una variazione positiva di circa il 20%.

Commentando la nomina di D'Agostino in Assoporti, la governatrice Debora Serracchiani ha sottolineato che «visione, determinazione e dialogo sono i punti di forza di D'Agostino e saranno messi a disposizione dell'associazione dei porti italiani». «Buon lavoro» a D’Agostino anche dall’europarlamentare Pd Isabella De Monte «per il nuovo incarico alla guida di Assoporti, ruolo chiave in una fase delicata per la portualità italiana, anche all’interno del contesto europeo».

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