Trieste, volpe affamata salvata a Padriciano
Barcollava nei pressi dell’Area di ricerca. Il veterinario dell’Enpa: «Si sta riprendendo, è vivace»

TRIESTE. Barcollava, disidratata e denutrita in pieno giorno nei pressi dell’Area di ricerca di Padriciano la volpe recuperata dall’Enpa di Trieste. Ricevuta la segnalazione da parte di una donna che si era accorta dell’incedere incerto del canide, il medico veterinario volontario Marco Lapia non ha trovato subito la volpe. Dopo qualche ricerca però, l’animale selvatico è stato individuato in non buone condizioni, come segnalato. Da qui la cattura con la rete e il trasporto nella sede di via Carlo De Marchesetti.
«Si tratta di un esemplare giovane di due anni circa, si tratta di una femmina. Era molto magra e parecchio assetata. Comunque ha superato la prima notte mangiando in autonomia e il giorno dopo ha dato notevoli segnali di vivacità. Tutti segnali che fanno ben sperare per un pronto recupero dell’animale», racconta la presidente della sezione triestina dell’Enpa Patrizia Bufo.
Verosimilmente il canide, che ora si trova in un ricovero chiuso (un intervento di prassi quando si tratta di volpi), rimarrà nella struttura dell’associazione animalista per circa un mesetto. Poi, se tutto andrà bene, avverrà il reinserimento nel suo habitat naturale.
Nei primi sei mesi del 2017 l’Enpa ha svolto oltre duemila interventi nei confronti della fauna selvatica, domestica ed esotica in difficoltà. Quello di Padriciano è però solamente il terzo caso inerente la volpe: il primo intervento è stato registrato quest’inverno, era il 3 gennaio infatti. Decisamente curiosa la dinamica dell’accaduto. Una donna di Rupingrande aveva infatti segnalato che si era ritrovata una volpe nel giardino.
L’animale, intrufolatosi furtivamente nella proprietà privata, ero stato scoperto ma nonostante i tentativi della donna non aveva alcuna intenzione di andarsene. «Si trattava di un maschio, in buone condizioni. Quando abbiamo cercato, per ben tre volte, di catturarlo con una trappola per poi liberarlo successivamente, l’esemplare è sempre riuscito a farla franca», racconta Bufo. E difatti il “caso” della volpe in casa si è risolto da sé: ovvero, con la decisione dell’animale di allontanarsi autonomamente dall’abitazione per tornare nel bosco da cui era arrivato.
Il secondo intervento dell’Enpa risale invece alla sera del 19 marzo scorso. In quel caso un esemplare maschio era stato individuato in non buone condizioni lungo strada principale che attraversa l’abitato di Pese. «In quel caso l’intervento di recupero dell’animale era stato effettuato dal presidente regionale dell’Enpa Gianfranco Urso», puntualizza Bufo.
Anche in questo caso l’animale era stato immediatamente portato in sede, curato e successivamente liberato nel suo habitat. La stessa sorte che, a meno di impreviste complicazioni, toccherà a questa giovane volpe di Padriciano.
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