Trieste, violento acquazzone si abbatte dalla città al Carso: blackout e allagamenti, strage di alberi

Semafori fuori uso e alberi caduti, tombini saltati e strade allagate. Ben 220 le richieste di intervento ai Vigili del fuoco in poco più di quattro ore. La mareggiata costringe lo stabilimento Sticco a chiudere martedì

TRIESTE L'allarme meteo era stato dato con largo anticipo, e puntuale, intorno alle 18.30 di  lunedì 3 agosto, un violento acquazzone si è abbattutto sulla città di Trieste e sul Carso.

Strade allagate, semafori fuori uso in particolare tra via Carducci e piazza Goldoni, tombini saltati in via Caduti del lavoro, con le carreggiate che si sono presto trasformate in fiumi d'acqua. Completamente allagata via Mazzini, così come le Rive, invase dall'acqua alta.

Nella zona del ghetto locali e negozi si sono trovati sommersi dall'acqua, tra questi la storica osteria da Marino.

Anche in via Gambini grosse infiltrazioni dal tetto hanno allagato le scale di una palazzina fino all'atrio del piano terra.

Impegnati fin da subito i Vigili del fuoco dapprima per alcuni alberi che sono caduti in diversi punti, fra cui nel rione San Giovanni, in via Beato Angelico e in viale Miramare all'altezza del parcheggio Bovedo.

I semafori messi fuori uso dalla furia della tempesta
I semafori messi fuori uso dalla furia della tempesta

L'acquazzone non ha risparmiato il Carso: sulla Provinciale a Monrupino Repentabor il traffico è rimasto bloccato dopo la caduta di un grosso albero che ha invaso perpendicolarmente entrambe le carreggiate; fiumi d'acqua anche a Opicina dove è pure saltata la luce, seppur temporaneamente.

Nel giro di un'ora si contava già una trentina di richieste d'intervento pervenute ai Vigili del fuoco di Trieste. Le richieste sono diventate 220 in poco più di quattro ore.

Mobilitato anche il Nucleo soccorso subacqueo acquatico, sempre dei pompieri, per il soccorso di imbarcazioni in difficoltà in mare. Lo stabilimento balneare Sticco è stato invaso dalla mareggiata e domani, martedì 4 agosto, rimarrà chiuso.

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