Trieste, via Mazzini pedonale: i contras non mollano
TRIESTE Continua da parte di un gruppo di cittadini sotto la sigla “Uniti per una #triestemigliore” la raccolta di firme per la riapertura di via Mazzini. Marcelo Medau annuncia che sarà presente in piazza Goldoni con un banchetto mercoledì, giovedì, venerdì e martedì 9 e invita «chi ha votato in rete a firmare anche sulla carta in modo da rendere più visibile la propria contrarietà a questo provvedimento». Nella petizione si chiede «l’immediata riapertura di tutta via Mazzini e il ripristino della viabilità dei bus poiché il provvedimento non risulta in linea con il Piano generale del traffico».
Secondo Marco Toncelli e Mario Ravalico, consiglieri comunali del Pd invece «la chiusura sperimentale della parte alta di via Mazzini sta proseguendo in condizioni di normalità; ci risulta che gli uffici comunali stiano monitorando la situazione e acquisendo contestualmente dati molto utili ai fini della scelta per quello che sarà il regime viario definitivo di questa importante direttrice stradale. Non comprendiamo quindi - sottolineanoi due consiglieri democratici - le sciagure paventate dal consigliere di Forza italia della quarta circoscrizione Alberto Polacco. Anzi, noi al riguardo abbiamo notizie molto diverse. Ad esempio, dai rilevamenti degli uffici comunali si evince che nessun aggravio si sta verificando su via Valdirivo: nelle ore di punta viene registrato un veicolo in più al minuto, bus compresi. Inoltre nessuna segnalazione è pervenuta al Comune da parte di TriesteTrasporti sulla pericolosità di svolta dei bus, ne ora ne durante i pdays».
Secondo Ravalico e Toncelli «i percorsi modificati e le relative nuove fermate hanno certamente causato fastidio nei cittadini ma anche compiacimento: infatti a noi è stato detto da più di un abitante della zona di San Giovanni - via Giulia che è molto comoda la fermata della linea 9 in via Valdirivo per raggiungere gli uffici postali di piazza Vittorio Veneto. Comunque tutti hanno ormai superato il disagio iniziale. Non si deve infine dimenticare - concludono - che il provvedimento di pedonalizzazione di via Mazzini trova fondamento nell'ottica del miglioramento delle condizioni ambientali del contesto urbano; pertanto i messaggi catastrofici dell'opposizione servono ben poco: sarebbe più logico aspettare il 6 luglio per formulare un giudizio (positivo o negativo che sia) basato su dati più completi, motivati e oggettivi».
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