Trieste, via libera della Regione all’intesa sulla sdemanializzazione del Porto vecchio

La giunta ha preso atto del verbale di individuazione della “dividente demaniale” e di quello relativo all’accordo con l’Autorità portuale e con il Comune di Trieste
Lasorte Trieste 14/06/15 - Porto Vecchio, Magazzino 26
Lasorte Trieste 14/06/15 - Porto Vecchio, Magazzino 26

Su proposta della presidente Debora Serracchiani, la giunta regionale ha preso atto dei contenuti di due documenti messi a punto negli ultimi mesi, il Verbale di individuazione della dividente demaniale e il Verbale di accordo con l'Autorità portuale e con il Comune di Trieste, dando di fatto via libera all'intesa sulla sdemanializzazione del Porto vecchio di Trieste.

«Questa decisione - ha sottolineato Serracchiani - conferma come le istituzioni si sono impegnate in modo condiviso per accelerare tutti i passaggi tecnici in modo da far partire il progetto di recupero del Porto vecchio. La città potrà così riappropriarsi di un’importante area storica, che diventerà un volano per il rilancio economico ma anche culturale di Trieste», ha aggiunto.

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Il Verbale riguardante la dividente demaniale definisce il nuovo confine tra le aree e i relativi immobili che vengono trasferiti al patrimonio disponibile del Comune di Trieste e quelle che restano al Demanio marittimo, in gestione all’Autorità portuale. Il Verbale di accordo contiene gli obblighi di tutte le parti coinvolte.

Per la Regione si prevede che vengano definite con Autorità portuale e Comune le modalità operative per il rispetto del vincolo di destinazione connesso all'utilizzo dei fondi comunitari per la realizzazione di iniziative come il Progetto Sec, per il controllo degli accessi al porto, la fibra ottica e il polo museale.

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