Trieste, via libera al regolamento sugli artisti di strada
Il Consiglio comunale ha approvato il regolamento sugli artisti di strada, con 27 voti a favore, nove contrari e quattro astenuti. Varie le ragioni della contrarietà, estesa da Roberto Antonione a Marino Andolina, che però non hanno fermato il sostanziale consenso alla misura.
Il regolamento, lo ricordiamo, stabilisce che gli artisti di strada debbano prenotare a uno sportello comunale apposito gli spazi in cui esibirsi. Spazi fissi che, spiega il testo, vengono definiti dalla giunta e dalla Quinta commissione di anno in anno, e sui quali gli artisti di strada potranno sfoggiare la loro arte secondo un principio di rotazione. Il regolamento introduce inoltre un regime di sanzioni attivo a partire dal primo gennaio del prossimo anno.
Lunga e piuttosto soporifera la discussione, durante la quale è fiorito un numero inusuale (a detta di diversi consiglieri) di interventi. Il consigliere Paolo Rovis (Ncd) ha annunciato il suo voto favorevole togliendosi qualche sassolino dalla scarpa: «Quando nel 2010 la precedente amministrazione comunale si pose il problema degli artisti di strada, promuovendo la tessera dell'artista, ci ritrovammo con i cortei in strada e autorevoli editorialisti schierati contro di noi. L'allora segretario provinciale del Pd Roberto Cosolini si chiedeva se la giunta non avesse altri problemi. Oggi voto a favore di questo regolamento, anche perché ripercorre in buona misura quel lavoro».
Stefano Patuanelli del M5S ha annunciato il voto favorevole: «Credo che questo regolamento, grazie anche al lavoro delle commissioni, sia molto ben fatto. Potrà essere valutato nel corso del tempo».
Così invece il capogruppo di Fi Everest Bertoli ha dichiarato la sua contrarietà: «Credevo che le emergenze di Trieste fossero i giovani senza lavoro, la Ferriera sempre più inquinante, un rigassificatore che potrebbe far saltare in aria mezza città. Evidentemente è una questione di priorità».
Contrario anche Marino Andolina (Prc): «Avevo presentato due emendamenti per introdurre, prima della sanzione, un reclamo da comminare in caso di violazione. Il parere della giunta è contrario e quindi li ritiro. Però non posso votare a favore della volontà di introdurre un controllo laddove non dovrebbe esserci». Schierato con lui, a sorpresa, Roberto Antonione: «Nasco radicale, liberale e libertario e non posso votare simili controlli».
Il consigliere Michele Lobianco ha chiesto con un emendamento, poi bocciato, che le aree per le esibizioni fossero soggette al parere del pubblico esercente: «Vedendo bocciata la mia proposta, non posso votare a favore». Tra i sostenitori dell'emendamento Lobianco anche Claudio Giacomelli: «Pessima idea bocciarlo». Approvato il regolamento, il Consiglio ha poi continuato a discutere fino a tarda ora sul tema della cittadinanza onoraria a Simone Cristicchi.
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