Trieste, via ai controlli sui "furbetti" della tassa di soggiorno
TRIESTE I “furbetti” che svolgono abusivamente l'attività di affittacamere o di case vacanze, hanno i giorni sono contati. Dal Comune è partita ufficialmente l’offensiva per stanarli. E stavolta si fa sul serio, come dimostrano i primi due “abusivi” già stati pizzicati dalla Polizia locale. «Il verbale di accertamento - spiega il comandante Walter Milocchi, confermando i due interventi - viene inviato agli uffici del Suap (Sportello Unico Attività Produttive) per avviare il provvedimento di chiusura dell'attività. Inoltre, attraverso il sistema telematico, scatta la segnalazione all'Agenzia delle entrate e alla Guardia di finanza».
Ma non finisce qui. I proprietari di alloggi o villette affittate in modo irregolare, e quindi con incassi in nero, a turisti o lavoratori di passaggio, dovranno regolarizzare la loro posizione anche su altri fronti: dal pagamento del canone Rai, che per un'attività imprenditoriale è di tipo “speciale”, e al rapporto con la Siae. Per chi invece gestisce una struttura regolarmente censita ma ha “scordato” di versare la tassa di soggiorno, dopo i solleciti il rischio è la contestazione dell’illecito penale derivante dall’appropriazione indebita dell’imposta.
Un balzello, come noto, che l’albergatore incassa al momento del pagamento della camera, ma che è poi tenuto a versare alle casse comunali. C’è da dire che, finora, gli operatori ufficiali del settore ricettivo si sono dimostrati piuttosto zelanti. Al portale dove far pervenire i proventi dell'imposta si sono registrate, a partire dallo scorso maggio, 1.200 realtà ricettive: alberghi, residence, affittacamere, b&b, campeggi, ostelli. «Su 1.200 attività regolari - precisa il direttore di Esatto, Davide Fermo - solo 20 ad oggi non hanno versato il quadrimestre giugno-settembre. E non escludo che, per alcuni di questi 20, possano esserci state delle criticità di tipo tecnico, destinate a risolversi a breve. Da giugno a settembre - precisa Fermo - la tassa di soggiorno ha già prodotto 720 mila euro».
Un risultato oltre ogni più rosea aspettativa, che fa ben sperare anche per i prossimi mesi. Sebbene il periodo estivo sia il più redditizio a livello turistico, ottobre si è rivelato un mese eccellente, dicembre si preannuncia già ottimo e anche aprile e maggio sono due mesi che rendono molto bene. «Se questi sono i primi risultati - anticipa Guerrino Lanci, presidente Federalberghi - incasseremo in un anno più del milione e mezzo preventivato». Il sistema di controllo “stana furbetti” ora è semplice: chi opera abusivamente senza denunciare neppure l'inizio dell'attività, o non si è registrato al gestionale e non ha versato la tassa di soggiorno, presto sentirà la Polizia locale bussare alla sua porta. Tante anche le “soffiate” arrivate nelle ultime settimane.
Gli albergatori hanno stilato una lista con il nome di centinaia di attività che offrono online stanze e appartamenti, ma che risultano sconosciute al Comune. Un sommerso che, una volta regolarizzato, potrebbe regalare un tesoretto alle casse comunali. «I controlli sono a tutela degli interessi della città, alla quale vengono sottratte anche risorse della tassa di soggiorno, ma pure di quelli di tanti imprenditori che operano onestamente. Ben vengano quindi anche le segnalazioni dei cittadini», afferma il vicesindaco Paolo Polidori, che nei prossimi giorni incontrerà i rappresentati di categoria per coordinare un metodo che consenta di rendere ancora più efficaci le verifiche, facendo muovere gli agenti della municipale praticamente a colpo sicuro. «Finalmente, - sostiene il presidente Federalberghi Trieste - con questo sistema, il giocattolo che si erano costruiti alcuni, alle spalle di chi lavora seriamente ma anche dell'intera città, si è rotto. Da parte nostra il Comune avrà la massima collaborazione. Chi è al corrente di realtà abusive o rileva delle anomalie, contatti pure la nostra associazione di categoria: provvederemo noi a passare i nominativi alla polizia locale». —
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