Trieste, vanno a lavare la propria auto all’impianto automatico: multa
TRIESTE Giornata stupenda quella di ieri, con temperatura ottimale. Le premesse ideali per sbrigare quelle faccende che nella quotidianità di tutti i giorni è molto più difficile portare a termine. Come per esempio lavare le proprie automobili. È quello che devono aver pensato due automobilisti che, nel corso della mattinata di ieri, si sono recati all’autolavaggio automatico posto di fronte alla Pam di via dei Campi Elisi a Trieste, per la pulizia dei propri veicoli. Un’operazione imprudente, alla luce delle misure in vigore per il contenimento del contagio da Covid-19, finita con l’ormai consueta contravvenzione eseguita da una pattuglia dei Carabinieri, che proprio in quei frangenti stava passando per di là.
Vista la scena, la coppia di militari dell’Arma che transitava lungo la via, ha eseguito un rapido dietrofront presentandosi così ai due imprudenti automobilisti per contestare loro l’infrazione.
L’operazione di lavaggio della propria auto, infatti, almeno fino al prossimo 3 maggio rientra fra le attività non permesse dal Decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 21 marzo scorso. Gli autolavaggi, beninteso, possono restare aperti, ma è consentita la fruizione solo a chi utilizza il mezzo per lavoro, come accade ad esempio per taxi, Ncc e operatori sanitari. Niente da fare invece per i privati, non essendo considerato il lavaggio dell’auto fra le operazioni prioritarie.
La multa che può essere elevata in questi casi può andare da 400 a 3.000 euro. L’episodio dell’autolavaggio dimostra come sia rimasta alta, anche nel corso di questo fine settimana festivo, l’attenzione delle forze dell’ordine sul rispetto delle misure di contenimento del coronavirus. Alto di conseguenza anche il numero degli accertamenti sul posto, con un trend in lieve calo rispetto ai giorni scorsi. Intensa l’attività già nella sola Trieste, dove gli agenti di Polizia locale e le forze dell’ordine hanno sanzionato 28 persone, tre in più rispetto al giorno precedente, su un totale di 591 controlli. I motivi sono sempre gli stessi: da chi esce di casa in macchina senza una valida ragione a chi si allontana dalla propria abitazione oltre i fatidici 500 metri di raggio consentiti per l’attività motoria. Trenta i negozi verificati, in nessuno dei quali sono state riscontrate violazioni di sorta. Tre persone, inoltre, sono state denunciate, ma per reati diversi e che nulla hanno a che fare con l’emergenza sanitaria in corso.
Per quanto riguarda invece l’intero territorio regionale, le forze dell’ordine hanno controllato l’altro ieri 3.604 persone sanzionandone 84, numeri inferiori rispetto a quelli comunicati nei giorni scorsi. Sono state denunciate cinque persone per reati diversi. Controllati infine 1.342 fra attività ed esercizi commerciali: in tre casi è scattata la multa a carico del titolare. —
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