Trieste, vaccini d’obbligo in asilo. Corsa per 3500 famiglie

TRIESTE Messaggio urgente per 3500 famiglie residenti nel Comune di Trieste, che nei mesi invernali hanno iscritto i loro figli ai “nidi” e alle scuole materne: entro lunedì 11 settembre debbono tassativamente consegnare alle strutture di riferimento l’autocertificazione che attesta l’effettuazione delle vaccinazioni rese obbligatorie dalla recentissima legge 119/2017.
Attenzione: la mancata ottemperanza di questa dichiarazione sostitutiva impedirà l’accesso del bambino al servizio e gli uffici comunali dovranno segnalare il fatto all’Asuits.

L’autocertificazione, che quindi è un requisito ineludibile per poter frequentare gli istituti comunali, presenta due caselle: una riguarda le pratiche già eseguite, l’altra le vaccinazioni non ancora attuate ma prenotate all’Azienda sanitaria.
Un messaggio via posta elettronica è stato inviato ai genitori interessati, in modo tale che riescano a organizzarsi in tempo debito per affrontare l’incombenza burocratico-sanitaria.
Una volta espletata la pratica auto-certificatoria - ripetiamo - entro la data vincolante dell’11 settembre, i genitori avranno poi tempo fino al 10 marzo 2018 per raccogliere e presentare la documentazione sulle vaccinazioni, comprovante quanto dichiarato nell’autocertificazione.
Ricordiamo che le dieci vaccinazioni obbligatorie sono l’anti-poliomielitica, l’anti-difterica, l’anti-tetanica, l’anti-epatite B, l’anti-pertosse, anti-Haemophilus influenzae tipo b, l’anti-morbillo, l’anti-rosolia, l’anti-parotite, l’anti-varicella (solo per i nati a partire dal 2017).
Il Comune ha assunto l’iniziativa della comunicazione con l’assessore all’Educazione Angela Brandi e con la dirigente del servizio Manuela Salvadei.
Entrambe hanno inteso evitare l’accensione di allarmi tra le famiglie, ma non hanno nascosto una certa preoccupazione per la tempistica piuttosto compressa nell’ambito della quale i genitori dovranno muoversi per produrre l’autocertificazione. Tra l’altro in una stagione ancora vacanziera come quella tardo agostana.
Il timore del Municipio è che gli ambulatori pediatrici vengano intasati dalle richieste riguardanti la compilazione dell’atto e riguardo i passaggi amministrativi da svolgere per non aver problemi con i servizi comunali.
Da parte loro le strutture comunali non sono competenti per la consulenza di carattere sanitario. Eppoi - ha insistito Angela Brandi - è ben vero che il termine ultimo della dichiarazione sostitutiva scade l’11 settembre, ma i “nidi” inizieranno la loro stagione già venerdì prossimo primo settembre.
Certamente l’entrata in vigore di una nuova normativa di questo tipo in piena estate non è d’aiuto alla fluidità applicativa.
E se l’autocertificazione consente di gettare palla avanti nel preparare il dossier delle vaccinazioni, il termine invalicabile del 10 marzo 2018 comunque vincola le famiglie a presentare copia del libretto vidimato dal competente servizio sanitario o atto/certificato che comprovi come il bambino sia in regola con gli obblighi di legge.
In caso di esonero dalle vaccinazioni obbligatorie per avvenuta immunizzazione in seguito a malattia naturale - informa la missiva comunale trasmessa a 3500 indirizzi - sarà necessario produrre copia della notifica effettuata dal medico curante all’Azienda sanitaria e l’attestazione rilasciata dal pediatra “di libera scelta”.
Altra casistica, presa in considerazione dalla comunicazione municipale, riguarda l’omissione o il differimento delle vaccinazioni ove sussista un accertato pericolo per la salute del bambino: situazioni cliniche per le quali è richiesta l’attestazione del pediatra.
Nel corso dell’incontro con la stampa, Brandi e Salvadei hanno fatto rapido riferimento alle multe ai genitori che non assolvono l’obbligo di vaccinazione: dovrebbe essere l’Asuits a comminarle, dopo un iter istruttorio.
Le sanzioni variano tra i 500 e i 1000 euro. In una prima stesura del provvedimento gli importi erano assai più pesanti e ammontavano a diverse migliaia di euro: in seguito ai contrasti tra i ministeri della Salute e della Istruzione-Ricerca le multe sono state significativamente addolcite.
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