Trieste, università: stretta al numero chiuso, corsa a ostacoli per le matricole
TRIESTE. L’Università di Trieste si appresta ad accogliere i suoi nuovi iscritti anche se non sono più numerosi come un tempo. In questo caso non c’entrano i cali delle iscrizioni, tanto più che la “corsa” inizierà soltanto tra qualche giorno, quanto il diffondersi del numero chiuso che, occupando sempre più dipartimenti, pone un tetto agli accessi.
Le immatricolazioni inizieranno il 18 luglio mentre alla fine dell’estate si svolgeranno gli esami di accesso per i vari corsi. I tetti del numero chiuso vengono stabiliti in buona parte dal ministero dell’Istruzione e vedono quest’anno un ulteriore restringimento a Trieste. Basti pensare al corso con accessi regolati per eccellenza ovvero Medicina e chirurgia: nell’anno accademico 2015-2016 i posti dati dal ministero erano 142 mentre ora scendono a 116.
La polemica di Udine Ciononostante nei giorni scorsi il numero dei posti di Medicina a Trieste è stato oggetto di una polemica da parte del presidente leghista della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, che ha visto negli 85 accessi concessi all’ateneo friulano l’ennesimo episodio di “ribalderia” triestina nei confronti del “povero” Friuli.
«Permane – ha scritto Fontanini – la penalizzazione per Udine a fronte delle maggiori opportunità per Trieste. Uno squilibrio incomprensibile alla luce del maggior bacino di utenti e del numero di strutture sanitarie presenti sull’intero territorio provinciale rispetto all’area triestina».
Non è con Trieste che Fontanini deve prendersela, però: «Si tratta di cambiamenti soggetti agli accordi che vengono presi tra Stato e Regioni a Roma - spiega la delegata del rettore all’orientamento Donata Vianelli - a seconda del fabbisogno del sistema sanitario regionale».
Un calo di iscritti Non tutte le facoltà sono soggette al numero chiuso ma per alcune la scelta è necessaria. E il prezzo da pagare il calo di iscritti. Dice Vianelli: «Il fatto che esista un tetto sulle matricole ha portato, nel corso del tempo, a una diminuzione del numero di iscritti all’ateneo».
Quest’anno fra triennali e magistrali a ciclo unico l’Università di Trieste può arrivare al massimo a 3.850 iscritti. «Il numero chiuso è regolato anche in base alla grandezza dell’ateneo e al rapporto docenti-studenti, e inevitabilmente porta a un calo delle matricole - aggiunge la delegata del rettore -. Un caso esemplare è Comunicazione interlinguistica applicata, quella che siamo soliti chiamiare Scuola interpreti, che quest’anno ha a disposizione 180 posti. Le domande però sono sempre fra le sette e le ottomila».
Stessa cosa succede anche a Psicologia. Alcune limitazioni, però, non dipendono da Roma ma da Trieste: «È un discorso di grandezza dei laboratori e qualità del servizio - dice Vianelli -. Vogliamo dare un posto in cui lavorare a tutti gli studenti. È una scelta che ci porta in alto nelle classifiche nazionali e internazionali, anche se limita un po’ gli iscritti. Pensiamo sia giusto che ogni iscritto riceva un servizio adeguato».
L’accesso a Ingegneria Il dipartimento di Ingegneria e quello di Economia richiedono un percorso particolare alle matricole. Nel primo caso, l’ammissione ai corsi di laurea è subordinata al superamento del Tolc (Test online Cisia), attualmente in programma per il 15 luglio e l’1 settembre.
«I candidati che non superano il test dovranno seguire un corso di recupero e superare poi un secondo test - dice Vianelli -. Chi non dovesse superarlo si iscriverà con un debito formativo: avrà quindi accesso al secondo anno di corso solo a condizione di aver superato gli esami di analisi matematica I e almeno uno tra geometria e fisica generale I».
Il caso Economia Diverso è il caso di Economia: «Il punteggio minimo richiesto per l’ammissione al corso senza ulteriori obblighi formativi è pari a 20 punti. Gli studenti in posizione utile in graduatoria ammessi ad iscriversi al corso con una votazione inferiore a 20 punti, verranno assegnati degli obblighi formativi aggiuntivi, ovvero è previsto un precorso di matematica con verifica finale».
«In caso di mancato superamento della verifica, per iscriversi al secondo anno dovranno aver superato l’esame di matematica generale». Tutte le informazioni sono reperibili sull’opuscolo per l’orientamento disponibile sul sito dell’ateneo.
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