Trieste Underground: la fototessitura di Giuliana Balbi e le illustrazioni di Ambra Colombani

Alla scoperta degli abiti-scultura dell'artista triestina e dell'universo di creature fantastiche della fumettista classe '73: entrambe sono protagoniste del viaggio nella controcultura locale giunto alla seconda puntata
Una creazione di Giuliana Balbi
Una creazione di Giuliana Balbi

La ricerca di materiali tutt'altro che consoni alla tessitura è il segno che la rende inconfondibile, che la può portare a realizzare abiti fatti di rame e schede madri o di frammenti di fotografie che lei stessa scatta. Se ne sono accorti anche quelli di “Images&Words”, magazine specializzato in fotografia, dedicandole un'ampia intervista in cui si sviscera il significato della sua creazione artistica, l'origine della sua ispirazione, lo spirito di ricerca e il gusto per la sperimentazione che la anima: ingredienti che l'hanno fatta conoscere anche fuori dalla sua città.

Avanguardie e nuove tendenze: alla scoperta delle controculture a Trieste
Tutte le fotografie della serie sono curate dall'artista Svetlana Tomazic

«Stilista, creativa, unica e spettacolare»: così la rivista di Gianluca Festinese definisce Giuliana Balbi, triestina, esordio giovanissima nella pittura ma presto attratta da nuovi orizzonti. In particolare, l'imprinting derivato dalla formazione all'Istituto d'arte di Trieste nella sezione tessile s'intreccia, è il caso di dirlo, al successivo interesse per la fotografia, creando un inedito ibrido, come spiega lei stessa, «mai fine a se stesso, o vissuto come una trovata che possa stupire». Risultato: degli abiti scultura in cui l'arte tessile creativa da lei proposta nasce da questa fototessitura, termine da lei coniato, dove gli oggetti «perdono il loro valore iniziale per acquisirne uno nuovo, quello di opera artistica».

La scena gothic a Trieste: il mondo visto dall'oscurità
Eleonora Biondi, Paola Sorrentino e Drakonìa InChain

Una matericità forte attenuata dall'inserimento di fili di nylon, che «attraverso l’effetto traslucido, evoca esperienze e ricordi». Non a caso a corredo dell'intervista vi è un excursus dei suoi pezzi più iconici in questo senso, a iniziare dai mondi eterei e sospesi evocati nella scenografica installazione “Corpus Summa” che l'ha vista protagonista a Trieste nella serra Revoltella nel 2008 e riproposto negli spazi del Magazzino 26 per la Biennale diffusa 2011, sino ad approdare alle realizzazioni più recenti, con abiti fotografati nella milanesissima Galleria Vittorio Emanuele e davanti al Duomo dagli accenti decisamente più dark e audaci.

 

 

Agenzia incantesimi sul web - Ambra Colombani ha popolato la rete con i suoi personaggi
 
Ambra Colombani nella foto di Dario Francescon
Ambra Colombani nella foto di Dario Francescon
 
Fate nere cadute da un mondo oscuro sulla Terra. Grifoni cavalcati da guardie elfiche che rapiscono innocenti. O ragazzine apparentemente normali che scoprono in sé il potere di forgiare metalli trasformandoli in armi. Non c'è che dire, l'universo magico di Ambra Colombani è popolato da creature una più fantastica dell'altra: si stenta a tenere i piedi per terra parlando con questa illustratrice e fumettista triestina, classe '73, per come riesce a infondere vitalità e carattere a tanti personaggi di carta, rendendoli tutto fuorchè inerti e bidimensionali.
 
Character design, Tiziana
Character design, Tiziana
 
 
Istituto d’arti applicate a Trieste, Scuola del Fumetto a Milano. «Ho pubblicato le mie prime tavole nel '97 - racconta - partecipando a un concorso, “Simaril: i Cavalieri neri al guado di Bruinen”». Si fa notare e iniziano i lavori su commissione, cartacei per riviste di giochi di ruolo, online per i primi passi del portale Kataweb. Ma il salto di qualità arriva quando viene chiamata come storybordista dalla Bonelli Editore per la testata “Jonathan Steele”, protagonista il biondo e disincantato eroe che Colombani seguirà nel passaggio editoriale sotto l'egida Star Comics e dove disegnerà, stavolta da fumettista, diversi albi.
 
Character design Leanan2
Character design Leanan2
 
Una fantasia che regna sovrana anche nel suo privato, libera dai lavori su commissione: basti vedere i suoi sketchbook zeppi di storie nel cassetto, bozzetti e idee, «dove raccolgo tutto ciò che mi passa per la testa, siano spunti fatti per puro divertimento o “character design” da sviluppare». Dove tra un pegaso che galoppa libero nell'aria, una Madonna alata che cinge il suo bambino quasi fosse un angelo, sinuose sirene e orecchie di Tritoni, spunta anche l'amore per mondo dei felini, con le strisce del Gatto Philippe, e uno spiccato gusto per il passato, sia per la storia francese, sia per gli strumenti del mestiere: vedi i volti rossastri schizzati «con la sanguigna che usava Leonardo». Tra i lavori più recenti figura la stesura di “Astrum Noctis”, graphic novel pubblicata anche in Germania, storia «di un'orfana che va in collegio: ad accoglierla troverà una badessa nera, in realtà una strega che seduce le ragazzine e mangia loro l'anima».
 
Jonathan Steele e Desdemona
Jonathan Steele e Desdemona
 
«Qual è il personaggio cui sono più legata? Di certo Jonathan Steele», risponde l'illustratrice. «È stato quello che mi ha portata a lavorare per la Bonelli e poi con Star Comics, con cui sto continuando a realizzare delle storie». Oggi il mondo più densamente popolato dei suoi personaggi è infatti il web e “Agenzia incantesimi”, spin-off di Jonathan Steele, vede le co-protagoniste Jasmine e Myriam al centro di avventure tutte loro. L'ultima è disegnata da Ambra Colombani e comparirà presto «su più piattaforme web, la più nota delle quali è Tapastic. Manca solo il titolo».

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